Sacro Incanto
Sacro Incanto 2023
Sacro Incanto – seconda edizone
Collescipoli, Chiesa di Santa Maria Maggiore
Sabato 25 marzo, ore 17.30
Pärt: Stabat Mater Panni: Miserere
prima esecuzione assoluta
con tre Preludi e fughe di Bach/Mozart
Il labirinto vocale
Patrizia Polia soprano
Chiara Guglielmi contralto
Carlo Putelli tenore
David Simonacci violino
Lorenzo Rundo viola
Marco Simonacci violoncello
Fabio Maestri clavicembalo
Marco Attura direttore
Terni, Chiesa di San Francesco
Sabato 1 aprile, ore 21.00
Rossini: Petite messe solennelle
Elisa Cenni soprano
Diana Bertini contralto
Roberto Jachini Virgili tenore
Federico Benetti basso
Gabriele Catalucci armonium
Emanuele Grigioni pianoforte
Corale Amerina
Gabriele Catalucci maestro del coro
Giovanni Battista Rigon direttore
San Gemini, abbazia di San Nicolò
Domenica 2 aprile, ore 17.30
Ave Donna Chiara Stella
Laude francescane alla Madonna di Loreto per il tempo di peste
(Corpus laudistico del manoscritto West. 84, fine XV sec. – Columbia University, New York)
prima esecuzione assoluta in tempi moderni
con una prolusione di Francesco Zimei, Università di Trento
Ensemble Micrologus
Patrizia Bovi canto, tromba medievale
Goffredo Degli Esposti organo portativo, cornamusa
Gabriele Russo viola, tromba medievale
Enea Sorini canto, naccaroni
Federica Bocchini canto, cimbali
Lorenzo Lolli canto e organo portativo, tamburello
Informazioni e Prevendite
San Gemini (Tr)
Abbazia di San Nicolò
Domenica 2 aprile, ore 17.30
Collescipoli (Tr)
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Sabato 25 marzo, ore 17.30
Terni
Chiesa di San Francesco
Sabato 1 aprile, ore 21.00
Info e biglietti:
Ingresso gratuito è consigliabile la prenotazione al numero 347 235 9384 (fino a esaurimento posti)
con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparimio di Terni e Narni
con il patrocinio di: Diocesi di Terni-Narni-Amelia, Comune di Terni, Comune di Amelia
in collaborazione con: 50&Più Terni, Ameria Umbra, Pro Loco Collescipoli, Valorizzazione del patrimonio storico di San Gemini
Protagonisti del festival
Sabato 1 aprile 2023
Elisa Cenni soprano lirico di coloratura è definita una delle cantanti più interessanti della sua generazione, si è esibita nelle grandi scene internazionali, quali l’Opéra National de Paris, Grand théatre de Genève, Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, l’Opéra de Toulon, l’Opera di Berna, Festival de Saint Denis, l’Opéra d’Aix en Provence, l’Opera de Nancy, l’Opera Comique, Teatro Comunale di Piacenza, l’Opera de Nantes, l’Opéra Grand d’Avignon, l’Opéra de Bordeaux, l’Opera di Roma. Molto apprezzata dalla critica internazionale per la sua duttilità e presenza scenica, spazia dal repertorio barocco a quello contemporaneo; annovera ruoli quali Olympia (Les contes d’Hoffmann), Gilda (Rigoletto), Morgana (Alcina), Adina (L’elisir d’amore), Zerbinetta (Ariadne auf Naxos). Nel corso della stagione 2018/ 2019 ha riscosso un generoso consenso dalla critica interpretando il ruolo di Blonde (Die Entführung aus dem Serail/MOZART) di Mozart all’Opéra Grand Avignon, al Centre lyrique de Clermont Ferrand, all’Opéra de Massy e all’Opéra di Reims. Nella stagione 2015/2016/2017 riscuotendo un caloroso consenso della critica, ha debuttato nel ruolo di Olympia (Les contes d’Hoffmann/HOFFENBACH) in Italia nei teatri di Piacenza, Modena e Reggio Emilia; è stata poi Juliette (Die tote statdt/KORNGOLD) all’Opéra de Nancy e all’Opéra de Nantes in Francia, e Adina (Elisir d’amore/DONIZETTI) al Festival di Gut Immling in Germania, Gilda (Rigoletto/VERDI) e Musetta (La Bohème/PUCCINI) in tour in Spagna. In Svizzera ha cantato nel 2011 all’Opera di Berna il ruolo di Ninette (L’amour des trois oranges/PROKOFIEV), all’Opéra di Genève nelle stagioni 2012/13/14 ha interpretato Barbarina (Le nozze di Figaro/MOZART) la Prima Dryade (Rusalka/DVORAK), Anna (Nabucco/VERDI), Thierette (Les adventurs du Roi Pausole/HONNEGER), Stimme der Waldvogel (Siegfried/WAGNER). In Francia debutta una spumeggiante Clorinda (La Cenerentola/ROSSINI) all’Opéra de Toulon, all’Opéra di Bordeaux è Amour (Orphée et Eurydice/GLUCK), Morgana (Alcina/HÆNDEL) al Grand théatre d’Aix en Provence. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2006 entra a far parte dell’Atelier lyrique dell’Opéra di Parigi debuttando numerosi ruoli: Sophie (Werther/MASSENET), Amour (Orphée et Eurydice/GLUCK), Morgana (Alcina/HÆNDEL), Tebaldo (Don Carlos/VERDI), Laura (Luisa Miller/VERDI), Carolina (Il matrimonio segreto/CIMAROSA), L’enfant (L’enfant et les sortilèges/ RAVEL), Juliette (Die tote stadt/KORNGOLD), Lucia (The rape of Lucretia/BRITTEN), Kohout (La petite renarde rusée/JANÁČEK). Nel corso della sua intensa carriera artistica ha lavorato a fianco d’importanti registi come Robert Carsen, Beppe de Tomasi, Gram Vick, Denis Krief, André Engel, e direttori d’orchestra quali Daniel Oren, Massimo Zanetti, Christopher Franklin, Jean-Christophe Spinosi, Julien Chauvin, Pinchas Steinberg, Carlo Rizzi. La sua discografia include la registrazione della IX Stagione de “La boite a musique” per France2, “La petite renarde rusée” di Janacek per Medici Arts vincitrice come miglior DVD dell’anno 2009 a Les victoires de la musique, con la direzione di Devis Russel e la regia di André Engel all’Opéra national de Paris, “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart per Opus Arte, all’Opéra national de Paris.
Diana Bertini, nata a Spoleto, dove fin dall’età di otto anni ha intrapreso lo studio del violino, si è Laureata in Canto Lirico presso il Conservatorio “ G. Rossini “ di Pesaro. Ha conseguito quattro Lauree Magistrali, in Canto lirico, Musica vocale da camera, e Canto Rinascimentale e Barocco. Ha frequentato il corso di Alto Perfezionamento in Vocologia Artistica, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna. È stata allieva di A. Zedda e G. Gelmetti ai loro corsi di canto rossiniano presso l’Accademia del Rossini Opera Festival. Si è esibita nei più importanti ruoli per mezzosoprano e contralto sia all’estero che nei più importanti Teatri Italiani, tra i quali Regio di Torino, Regio di Parma, Comunale di Bologna, Massimo di Palermo, Donizetti di Bergamo, Coccia di Novara, Verdi di Busseto, Municipale di Piacenza, Bonci di Cesena, Giglio di Lucca, Verdi di Pisa, Mascagni di Livorno, Alighieri di Ravenna, e nelle maggiori sale da Concerto, quale ad esempio l’Auditorium Verdi di Milano, diretta fra gli altri, da Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Daniele Gatti, Fabrizio Maria Carminati, Fabio Maestri, Romano Gandolfi, Renato Palumbo, Andrea Licata, Yves Abel, Dietfried Bernet, Jean-Claude Malgoire, Mats Liljefors.
Molti anche i registi, quali Liliana Cavani, Giancarlo del Monaco, Giorgio Gallione, Attilio Corsini, Stefano Vizioli, Gianni Marras, Carlo Antonio De Lucia, Tobias Richter, Flavio Ambrosini, Mauro Avogadro.
Roberto Jachini Virgili, già protagonista del Bastiano e Bastiana mozartiano e di un dittico di Nino Rota (Lo scoiattolo in gamba e La scuola di guida) per OperaInCanto, ha già debuttato in importanti festival e teatri quali il Maggio Musicale Fiorentino, Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival, Petruzzelli di Bari, Pergolesi di Jesi, Opera di Skopje, Opera di Belgrado, Innsbruck Tiroler Festspiele, Massimo di Palermo, Vespasiano di Rieti, Regio di Parma, Festival Verdi, Arcimboldi di Milano. Tra gli impegni più recenti Don Ottavio all’Opera di Varna (Kashaev/Golat), e “Otello” di Rossini al Teatro Manoel di Malta (Mencoboni/Hewitt). Incide per le case discografiche “Bongiovanni”, “Tactus” e “Naxos”. Nato a Fermo, ha compiuto nella sua città gli studi di Viola e Canto, diplomandosi con il massimo dei voti. Attualmente si perfeziona con R. Giménez. Ha partecipato con successo a diversi concorsi internazionali, debuttando nei ruoli di: Ismaele nel “Nabucco” (AsLiCo 2011), Rinuccio nel “Gianni Schicchi” (“Binci” Castelfidardo, 2013), Eclittico nel “Mondo della Luna” di Haydn (”Primo Palcoscenico” Cesena, 2008), Davus nell'”Octavia” di Kaiser (Innsbruck, 2016). Cantante duttile, affronta diversi repertori: da Mozart, Paisiello e Haydn (Sempronio ne “Lo Speziale”), al Belcanto italiano (Edoardo ne “La Cambiale”, Lindoro ne “L’Italiana”, Almaviva nel “Barbiere”, Don Ramiro ne “La Cenerentola”) fino al teatro verdiano (Alfredo ne “La Traviata”, Duca nel “Rigoletto”).
Federico Benetti, dopo gli iniziali studi pianistici, si diploma in canto con il massimo dei voti al Conservatorio D. Cimarosa di Avellino sotto la guida di Carlo Desideri, e si perfeziona all’Accademia di S. Cecilia a Roma con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton. Ha iniziato subito un’intensa attività concertistica e operistica, che lo ha portato a cantare nei principali teatri italiani ed europei, tra cui il teatro dell’Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro Verdi di Trieste, il Festival Pucciniano di Torre del Lago. Dal 2013 ha debuttato il ruolo di Enrico VIII in Anna Bolena diretto da Fabio Biondi al Reate Festival di Rieti, è stato Sarastro nel Flauto Magico, Sparafucile in Rigoletto, poi Don Basilio nel Barbiere di Siviglia a Clermont-Ferrand, Vichy e in tour in Francia, Commendatore in Don Giovanni a Treviso e Ferrara, Angelotti in Tosca all’Opera de Toulon, teatro che lo ha visto impegnato in anni seguenti anche in Ballo in Maschera (Samuel), Traviata e Rigoletto. A Tirana è stato Don Alfonso nel Così fan tutte, ha poi debuttato al Teatro Regio di Torino in Salome, diretto da Gianandrea Noseda, e successivamente in Rigoletto. Nel 2016 e 2017 a Cremona, e in tour nei teatri del circuto As.li.co., ha cantato in Midsummer’s Night Dream di Britten (Theseus), e in Carmen. In seguito è stato Pistola in Falstaff nell’ambito del Festival Verdi di Parma 2017, diretto da Riccardo Frizza. Ha continuato a frequentare il repertorio sacro e sinfonico con la Nona Sinfonia di Beethoven, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart (nel 2020 a Verona diretto da Andrea Marcon), la Petite Messe Solennelle di Rossini nella versione sinfonica (nel 2018 a Ravenna e a Bologna), la Messa in sol minore BWV 235 di Bach; più recentemente lo Stabat Mater di Rossini (nel 2019 a Nis in Serbia). E’stato poi basso solista nella Johannes Passion di Bach a Roma e Perugia, diretto da Fabio Maestri. Ha avviato nello stesso periodo collaborazioni prestigiose in ambito del repertorio barocco, tra gli altri diretto da Ottavio Dantone in Orfeo (Plutone) nell’ambito del Festival Monteverdi a Cremona nel 2017, e in seguito in Rinaldo di Haendel (Mago Cristiano), ancora a Cremona e nei teatri del circuito lombardo (As.Li.Co.). A marzo del 2019 è stato nuovamente impegnato a Torino nella Agnese di Päer, diretto da Diego Fasolis, con il quale ha successivamente registrato ed eseguito a Lugano l’opera Casanova e l’Albertolli di R.Flury, con l’orchestra e il coro della RSI. Nel 2019 ha debuttato al Festival Donizetti di Bergamo nella prima esecuzione mondiale in scena de L’Ange de Nisida di Donizetti, nel ruolo di Le Moine, per la regia di Francesco Micheli, e in Lucrezia Borgia sotto la direzione di Riccardo Frizza. Nel 2020 dopo l’impegno in Adriana Lecouvreur (Principe di Boullion) a Genova, è stato tra i solisti del Requiem di Donizetti eseguito a Bergamo in occasione della cerimonia in memoria delle vittime della pandemia da Covid-19, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sotto la direzione di Riccardo Frizza. Al Festival Verdi di Parma 2020 ha cantato nell’Ernani di Verdi, diretto da Michele Mariotti. Ha in seguito effettuato la registrazione per la diffusione in streaming video, per Nuova Consonanza e Istituzione Universitaria dei Concerti, dell’opera The Man Who Mistook his Wife for a Hat di Michael Nyman e vestito i panni di Uberto ne La serva padrona di Pergolesi all’Opera Craiova (Romania). Sempre nel 2021 ha debuttato il ruolo di Raimondo in Lucia di Lammermoor, ancora a Clermont-Ferrand e in tournée in Francia. Tra gli impegni più recenti la serenata Deianira, Iole ed Ercole di Porpora, al Theater an der Wien di Vienna con la Kammerorchester Basel. Più recentemente si è cimentato ancora con opere di musica contemporanea, tra cui Afro – Poièsis di Albino Taggeo, al teatro Palladium di Roma, e successivamente la Sinfonia Requiescat di Haig Vartan, al teatro Ghione di Roma.
Emanuele Grigioni, figlio d’arte, classe 1988, si avvicina al mondo della musica iniziando a studiare il pianoforte all’età di sei anni; ad undici si iscrive all’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi di Terni dove, sotto la guida del Maestro Angelo Pepicelli, si diploma nel 2008 con il massimo dei voti, lode e menzione speciale (vincendo anche la borsa di studio quale miglior diplomato dell’Istituto) e dove, nel 2010 consegue il diploma di II livello (biennio ad indirizzo solistico) con il punteggio di 110 e lode. Nel mese di giugno 2013, sotto la guida dei Maestri Sergio Perticaroli e Stefano Fiuzzi, consegue, col massimo dei voti, il diploma presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, tenendo un concerto al Parco della Musica di Roma con musiche di Beethoven (Sonata op. 57), Scrjabin (Sonata n.9) e Brahms (Variazioni e Fuga su tema di Händel). Ha debuttato in veste di solista nel 2001 e da quel momento svolge un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi sia in recital solistici, sia in concerti con orchestra (Solisti di Perugia, Orchestra Internazionale di Roma ed Orchestra dell’ISSM Briccialdi), eseguendo il Concerto di Schumann, i Concerti KV 449 e 467 di Mozart e la Fantasia corale di Beethoven. Nel mese di dicembre 2013 tiene, insieme al famoso musicologo Antonio Rostagno, un concerto-conferenza sulla sonata op. 110 di L. v. Beethoven per conto dell’Associazione Filarmonica Umbra. In veste di camerista ha suonato con il trombonista Diego di Mario, tenendo concerti, oltre che in varie città italiane, in Francia, Belgio, Slovacchia e col contrabbassista Francesco Platoni, entrambi membri dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Vince una borsa di studio come miglior allievo della Master Class Piediluco in Musica, e una borsa di studio Erasmus grazie alla quale usufruisce di un soggiorno studio di tre mesi in Slovacchia e, per due anni consecutivi, la borsa di studio indetta dall’Associazione Culturale Canova ’91.Ha vinto vari premi in numerosi concorsi pianistici; inoltre, ha partecipato a Master Class e Corsi di Perfezionamento tenute dai Maestri J. Soriano, D. de Rosa, R. Risaliti, A. Hewitt, S. Perticaroli, M. Zanini, A. Lonquich, C. Schuster e S. Fiuzzi.
Gabriele Catalucci è nato ad Amelia dove ha iniziato lo studio del pianoforte con Pina Ardizzone per diplomarsi in seguito presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia in Organo e Composizione Organistica sotto la guida di Wijnand van de Pol ed in Clavicembalo dopo aver studiato con Annaberta Conti e Maria Teresa Garatti. Ha studiato, inoltre, direzione d’orchestra ed ha partecipato a corsi di perfezionamento per l’organo con Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di Pistoia e per il clavicembalo con Kenneth Gilbert presso la Fondazione “Cini” di Venezia. Ha frequentato i corsi della Scuola di Paleografia e Filologia Musicale dell’Università di Pavia. Al termine degli studi ha intrapreso la carriera concertistica come solista di organo, clavicembalo e fortepiano e come direttore d’orchestra in Italia e all’estero. Ha effettuato numerose incisioni discografiche (oltre trenta CD per Bongiovanni, Eco, Frequenz, Dynamic) e radiofoniche (per RAI, BBC, Radio Vaticana) come direttore d’orchestra, organista, cembalista e al fortepiano. Ha curato e pubblicato revisioni di melodrammi e di musica sacra e strumentale dei sec.XVII – XIX, ha tenuto seminari presso istituzioni universitarie, è stato invitato come membro di giuria in concorsi corali ed ha curato il restauro filologico di diversi strumenti antichi e la progettazione di nuovi. E’ titolare della cattedra di Teorie e tecniche dell’Armonia e incaricato dell’insegnamento di Tastiere Storiche presso il Conservatorio “G. Briccialdi” di Terni dove ha anche ricoperto l’incarico di Direttore per due mandati. Dirige la Corale Amerina ed è Organista e maestro di cappella presso la Chiesa Anglicana Inglese “All Saints” di Roma e della Cattedrale di Amelia. Suona in duo con Andrea Di Mario (tromba barocca) con cui ha fondato l’Ensemble Girolamo Fantini (3 trombe e timpani barocchi e organo-cembalo).
La Corale Amerina è nata ad Amelia nel 1974 per iniziativa di alcuni giovani amanti della polifonia, ed è uno dei più longevi complessi vocali non professionistici attivi in Umbria. Nell’arco dei 49 anni di attività il Coro, diretto per lunghi anni dal M° Wijnand van de Pol e Gabriele Catalucci (che lo dirige attualmente), ha acquisito un vasto repertorio che spazia dalla Lauda Umbra del sec. XIII fino ai grandi capolavori della polifonia sacra classica e romantica, specializzandosi e distinguendosi nell’esecuzione di molte tra le più famose composizioni con accompagnamento orchestrale come il Weihnachts Oratorium, la Johannes Passion, il Magnificat e numerose Cantate di Bach. The Messiah e i Coronation Anthems di Haendel, le grandi Messe di Haydn (Nelson Messe, Theresien Messe, Pauken Messe, Grosse Orgelmesse, Mariazeller Messe), le principali composizioni sacre di Vivaldi. Il Requiem e i Vespri oltre a numerosi mottetti di Mozart, varie esecuzioni della Petite Messe Solennelle di Rossini., la Messa in Re magg. di Dvorak , il Te Deum di Charpentier. Il Coro si è esibito in numerosi concerti in varie Città d’Italia per importanti Società concertistiche nell’ambito di manifestazioni di grande rilevanza internazionale (Roma, Firenze, Venezia, Perugia, Terni, Spoleto, San Marino, Foligno, Joigny, Ancona) e ha partecipato alla Rassegna Corale Internazionale di Loreto.Nel 1985 ha inaugurato il Festival Barocco di Viterbo con l’esecuzione dell’Oratorio di Natale di Bach. Ha effettuato alcune incisioni su nastro e compact-disc per la ditta Bongiovanni di Bologna, registrazioni per la RAI ed alcune emittenti locali ed ha inoltre partecipato alla realizzazione di alcune Opere Liriche: Il Pastor Fido di Haendel e Barbiere di Siviglia e Cenerentola di Rossini, L’innocenza Giustificata di Gluck nell’ambito del Festival Operaincanto. Hanno collaborato con il Coro numerosi solisti di canto di chiara fama tra cui: Kathleen Cassello, Marinella Pennicchi, Gloria Banditelli, Paolo Pellegrini, Mario Cecchetti, Renato Girolami, Aurio Tomicich, Giorgio Gatti e direttori d’orchestra come Miles Morgan, Fabio Maestri, Aurelio Jacolenna, Flavio Colusso.
Giovanni Battista Rigon ha debuttato come direttore d’orchestra nel 2001, dopo anni di attività come pianista camerista in particolare con il Trio Italiano, con il quale ha vinto nel 1990 il Premio Gui di Firenze e registrato in CD le integrali di Beethoven, Schubert, Schumann, Debussy e Ravel. Ha diretto più volte alla Fenice di Venezia (Il barbiere di Siviglia, 2011 e 2014; La cambiale di matrimonio, 2013; Il regno della luna, 2018; Pimpinone, 2019), al San Carlo di Napoli (La serva padrona, 2011), al Filarmonico di Verona (La gazza ladra, 2012), al Maggio Musicale Fiorentino (La scuola de’ gelosi di Salieri, 2017), al Seul Arts Center (Semiramide di Rossini, 2010). È stato invitato per due volte ad inaugurare il Festival di Martina Franca, con I Giuochi di Agrigento di Paisiello nel 2006 e con Il Re pastore di Piccinni nel 2008, come pure al Festival Rossini di Wildbad per Adelina di Pietro Generali (2010), e al Festival Donizetti di Bergamo per Betly (2014). Ha diretto programmi sinfonici con la Filarmonica 900 del Regio di Torino, la Filarmonica Toscanini di Parma, le orchestre del Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Nazionale Libanese. Ha fondato nel 1992 le Settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, delle quali è stato direttore artistico fino al 2018, per le quali gli è stato assegnato il Premio Abbiati nel 2012: vi ha diretto importanti riprese in tempi moderni, tra cui Il flauto magico versione De Gamerra 1794, L’italiana in Algeri versione Vicenza 1813, Il turco in Italia versione Napoli 1820, Don Pasquale versione Viardot, Il ratto dal serraglio versione Lichtenthal 1838. La critica ha particolarmente apprezzato le sue interpretazioni delle opere di Rossini (“Uno dei migliori direttori rossiniani su piazza”, Il Corriere della sera; “Una vera gioia all’ascolto”, Operaclick) e di Mozart (“Una conduzione di gran lunga superiore a quelle di tanti direttori stranieri ospitati nei nostri maggiori teatri”, L’Opera; “Uno dei migliori Don Giovanni degli ultimi anni”, Il Corriere della sera).
La sua discografia come direttore comprende i DVD de Il turco in Italia, Don Pasquale, Le nozze di Figaro, i CD de Il flauto magico, I Giuochi d’Agrigento, Il ratto dal serraglio, Adelina, Petite messe solennelle. La sua predilezione per la musica di Puccini lo ha portato a dirigere Madama Butterfly al Sejong Center di Seul e, più di recente, Gianni Schicchi e Suor Angelica, quest’ultima replicata con grande successo anche a Lima.
Domenica 2 aprile 2023
L’Ensemble Micrologus ha aperto la strada in Italia, tra i numerosi gruppi di musica antica, alla scoperta della musica medievale. Oggi, a quasi 40 anni di attività, continua a trovare nuovi percorsi di interpretazione e nuovi stili di esibizione, attraendo un numero crescente di ascoltatori e appassionati, con concerti in Italia e in tutta Europa. Fondato nel 1984 dai musicisti umbri Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme con Adolfo Broegg (1961-2006), ha creato oltre 60 diversi spettacoli (alcuni in forma teatrale con scene e costumi), e registrato 28 CD, inclusi due premiati con il “Diapason d’Or de l’Année”, uno con il “The Best of 2000 Award” dalla rivista Goldberg e un “Biggest Surprise” dal Boston Globe nel 2009, nella lista Top Classical Albums dell’anno. È regolarmente invitato in molti dei più importanti festival e luoghi d’ Europa (Urbino, Montpellier, Vienna Konzerthaus, Cité de la Musique a Parigi, Southbank Centre di Londra, York Early MusicFestival, Festival des Flandres, Krakow e Jeroslaw in Polonia) per non parlare del mondo (Giappone, Messico, Canada, USA). Il Micrologus collabora con il teatro, il cinema (ha realizzato anche la colonna sonora del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores) e con altri importanti artisti di musica contemporanea, tra cui i Fratelli Mancuso, Giovanna Marini, il Banco del Mutuo Soccorso, Vinicio Capossela. In collaborazione con l’Abbaye de Rouyamont (in residenza nel 2002-2003), ha messo in scena “Li Gieus de Robin et de Marion” (la prima opera con musica, di fine XIII sec.) con cui è stato in tour in Francia e altri paesi europei. Nel periodo 2007-2009 ha fatto un lungo tour con lo spettacolo di danza contemporanea Myth, creato dal coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui, portando la sua creatività sulla musica medievale ad un pubblico ancora più vasto di prima. Il lavoro del Micrologus, strettamente basato su accurate ricerche del contesto storico della musica che esegue, incluso il lavoro sulle tradizioni orali, gli dà una meritata reputazione come primo nella performance storicamente documentata. Tuttavia, la chiave del suo successo con il pubblico è il suo stile musicale eccezionalmente vivace e, soprattutto, accessibile, mescolando vari colori strumentali con la polifonia vocale. Da alcuni anni l’Ensemble Micrologus tiene corsi e stage sull’interpretazione della musica medievale collaborando con: il Festival Internazionale di Musica Antica di Urbino, La Citè de la musique (Parigi), l’Abbaye de Rouyamont, il Festival di Jaroslaw (Polonia), il Festival di Copenhagen. Dal 2010 organizza il Corso Internazionale di Musica Medievale a Spello (Pg) e il Festival “Spello Splendens”. Numerose solo le registrazioni radiotelevisive per: RAI 1, RAI 2, Radio 3, Radio France Culture, Radio France – Musique, ORF Vienna, Radio Suisse, Asahi Television di Osaka, WDR Colonia, Radio Clara Belgio, Televisione Slovena.
Sabato 25 marzo 2023
L’attività del soprano Patrizia Polia spazia dai campi dell’opera e del concerto sinfonico con voci soliste a quelli della musica da camera e della produzione contemporanea. Protagonista di prime esecuzioni assolute di musiche composte da alcuni fra i più importanti autori di oggi, si è esibita in festival e presso istituzioni di primo livello come Ravenna Festival, Festival dei Due Mondi, Inventionen a Berlino, Memorie Sonore a Stoccolma, Festival di Avignone, Radio Suisse di Lugano, Festival Barocco di Viterbo, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Istituzione Universitaria dei Concerti, Nuova Consonanza, con orchestre e ensemble quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Barocca di Santa Cecilia, Concerto Italiano, Filarmonica Marchigiana, Virtuosi Italiani, Roma Sinfonietta, Ensemble InCanto, NoGo ensemble, Freon, Quartetto Michelangelo, I Pomeriggi Musicali, Orchestra Nazionale di Radio Sofia, diretta da personalità diverse come quelle di Rinaldo Alessandrini, Marco Angius, Carlo Boccadoro, Luis Bacalov, Tonino Battista, Fabio Maestri, Ennio Morricone, Marcello Panni, Federico Maria Sardelli, Markus Stockhausen e molti altri. In ambito sacro ha eseguito partiture di J.S. Bach (Magnificat, Hohe Messe BWV232, Johannes-Passion e numerose cantate), Pergolesi (Stabat Mater), C.Ph.E. Bach (Magnificat), Vivaldi (Gloria e Magnificat), Hændel (Saul), Charpentier (Magnificat), Boccherini (Stabat Mater), Haydn (Missa brevis Sancti Johannis de Deo) Mozart (Missa Brevis K194, Messa K427 in Do minore, Regina Coeli, Krönungs-Messe e Requiem K626), Rossini (Petite Messe Solennelle e Stabat Mater), Fauré (Requiem), Mendelssohn (Elias), Beethoven (Missa in Do maggiore op.86) Bruckner (Te Deum), Franck (Messa in La), Saint-Saëns (Oratorio de Noël), Respighi (Lauda per la Natività del Signore), Verdi (Requiem). Negli ultimi tempi ha inciso un CD di brani di Carlo Galante con I Pomeriggi musicali diretti da Carlo Boccadoro, dello stesso autore ha eseguito INRI – Passione secondo Anonimo per soprano e archi a Milano, Bologna, Napoli, Verona, Trento e Aquileja, a Roma ha eseguito Medea, prima assoluta di Giovanni Sollima, sempre a Roma ha cantato l’Evangelista in The Little Match Girl Passion e la voce solista in Death Speaks di David Lang, la Berliner Messe di Arvo Pärt, a Sangemini Zaubernacht di Kurt Weill diretta da Fabio Maestri e sempre da lui diretta ha inaugurato il 58° Festival di Nuova Consonanza con Le ossa di Cartesio di Mauro Cardi, rappresentato anche a Terni. Ha cantato a Roma nel melologo La bicicletta di Bartali di Marcello Panni diretta dall’autore, per il 68° Puccini Festival 2022 di Torre del Lago nel Satyricon di Bruno Maderna e per le iniziative per i 100 anni dalla morte di Pasolini ha partecipato a Tela Veleta, con Ars Ludi e il gruppo Faraualla e a Mi chiamo forse, Alì, con musiche di Matteo D’Amico e testi di Sandro Cappelletto.
David Simonacci si diploma in violino e composizione presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma, ed in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila. Si è perfezionato con W. Marchner, B. Canino, R. Risaliti e K Bogino il Trio di Trieste e il Trio di Parma, ottenendo il diploma di perfezionamento in composizione con A. Corghi presso i corsi dell’Accademia di S. Cecilia. Come solista e camerista (violinista e pianista) presenta al suo attivo numerosi concerti in varie città italiane presso importanti associazioni concertistiche quali l’Accademia Filarmonica di Bologna, l’Accademia Musicale Napoletana, la IUC, la GOG ed altre. In qualità di violino di spalla ha collaborato con: L’Orchestra Regionale del Lazio, l’Orchestra Sinfonica Abbruzzese, L’Orchestra Roma Sinfonietta, l’Orchestra Mozart Sinfonietta, L’Orchestra da Camera InCanto, l’Orchestra di RomaTre. E’ stato membro dell’Ensemble di musica antica Concerto Italiano. Collabora con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Ha collaborato dal 2005 al 2008 con l’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma. In qualità di solista e camerista ha inciso per Brilliant Classics, VDM music/Rai Trade, Sony Deuthesche Harmonia Mundi, Bongiovanni, Urania Records e Da Vinci Records. E’ titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio di Livorno.
Chiara Guglielmi ha un repertorio che spazia dalla musica antica alla musica contemporanea. Collabora come solista con numerosi ensemble specializzati nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco e con diverse formazioni cameristiche, tra cui Ars Ludi, Cantar Lontano e Canalgrande Orchestra, Festina Lente, Helianthus, Musica Antiqua Latina, Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima, Ensemble Seicentonovecento. Si è esibita in importanti festival e sale da concerto, tra cui: Rossini Opera Festival di Pesaro, Festival dei Due Mondi di Spoleto, RomaEuropaFestival, Roma Festival Barocco, Festival di musica contemporanea “Le forme del suono” di Latina, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Palladium, Teatro Olimpico e Auditorium Parco della Musica di Roma. Ha più volte interpretato i Folksongs di Luciano Berio e Façade di William Walton; ha cantato nell’Hyperion di Maderna presso l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma per la direzione di Marcello Panni e, nell’ambito del Festival di Spoleto, nell’Arianna, Fedra e Didone di Silvia Colasanti per la direzione di Roberto Abbado. Spicca nell’ambito del repertorio cameristico la partecipazione al Rossini Opera Festival e alla stagione cameristica di Casa Menotti a Spoleto con il suo progetto Notturno rossiniano; a fianco dell’attrice Maria Letizia Gorga si è esibita nello spettacolo Mistero e nostalgia eseguendo repertorio liederistico tedesco. Ha recentemente eseguito i cicli Frauenliebe und Leben di Schumann e Loewe con il pianista Enrico Polimanti e, in duo con Mirella Vinciguerra, i Rückert Lieder di Mahler. Ha cantato il Magnificat e le Passioni di Bach, la Messa in Do op. 86 di Beethoven, il Messiah di Haendel, il Requiem di Mozart, lo Stabat Mater di Pergolesi, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di Rossini, il Nisi Dominus di Vivaldi. Nel gennaio 2023 è stata solista nella Sinfonia n. 9 di Beethoven presso il Teatro Petruzzelli di Bari. È stata Mércedès nella Carmen di Bizet, Suzuki nella Madama Butterfly di G. Puccini, Flora nella Traviata e Meg nel Falstaff di G. Verdi. Con un’importante incursione nella musica d’autore italiana, ha collaborato con Vinicio Capossela per l’incisione dell’album Marinai, profeti e balene. È diplomata in Canto presso il Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina e ha conseguito la Laurea e il Dottorato in Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi dal titolo “Il corpo della voce”. È docente del Metodo di pedagogia del respiro e della voce “Atem-Tonus-Ton”.
Carlo Putelli, dopo gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia, si è laureato in canto al Mozarteum di Salisburgo curando principalmente l’acquisizione del repertorio tedesco. Ha cantato con direttori quali Sawallish, Giulini, Thielemann, Chung, Temirkanov, Albrecht, Maestri, Biondi, Abbado, Pappano. Nel 2010 ha interpretato il ruolo dell’Evangelist nella Johannes Passion di Bach diretto da Rilling e poi a Roma con Fabio Maestri. In seguito ha cantato all’Early Music Festival di Utrecht con Europa Galante e Fabio Biondi. Dedicatosi al repertorio mozartiano-rossiniano, ha ultimamente interpretato Ferrando in Così fan tutte, e Florville ne L’occasione fa il ladro in due produzioni di OperaInCanto nei teatri di Terni, Narni e Amelia diretto da Fabio Maestri. Particolarmente attivo nell’ambito della musica contemporanea sia come interprete sia come compositore, ha recentemente cantato a Roma, Amburgo e Francoforte in Opfergang di Henze diretto da Sir Antonio Pappano. In seguito canta nel ruolo dello Junger Diener nell’Elektra di Strauss diretta da Lotar Zagrosek al Teatro Comunale di Bologna. Nel 2010 fonda l’Ensemble “Labirinto Vocale” che debutta in pubblico con la Berliner Messe di Arvo Part . L’ensemble affronta la Little Match Girl Passion di David Lang in una co-produzione S.Cecilia/Musica per Roma, riscuotendo ampi successi da parte della critica. Sue composizioni, tra le quali Ad Infinitum, canto in memoria di Pasolini, per tenore, sax soprano e orchestra, e Arianna, o dell’impossibile amore per pianoforte sono state trasmesse da RAI5 in occasione del documentario su Tonino Delli Colli. Nel maggio 2017 al Teatro Vascello di Roma è stata eseguita in prima dall’Ars Ludi Ensemble Blue Tree, una sua composizione su poesie di Joumana Haddad e Golan Haji. Tra i suoi prossimi impegni, la ripresa del ruolo dell’Evangelist nelle Passioni di Bach, un concerto dedicato a David Lang col Labirinto Vocale in collaborazione con il dipartimento di musicologia de La Sapienza e l’uscita dell’incisione della Dichterliebe schumanniana con il pianista Mirco Roverelli.
Lorenzo Rundo si è diplomato in viola con il massimo dei voti e lode sotto la guida di Massimo Paris nel Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma; nel medesimo Conservatorio ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in viola con il massimo dei voti e la lode. Ha conseguito inoltre il diploma in Musica d’Insieme sotto la guida di Felix Ayo e Rocco Filippini e il diploma di viola sotto la guida di Massimo Paris presso l’ Accademia di S. Cecilia. Nel giugno del 2002 ha suonato al Teatro Nazionale di Roma per la Festa della Musica. Ha ricevuto inoltre il premio “Intendente” assegnato ai migliori diplomati del 2001. Suona con diverse orchestre in qualità di prima viola e di solista, e in diverse formazioni cameristiche. Ha collaborato con l’Orchestra di Roma e del Lazio; I Filarmonici di Roma con Uto Ughi,l’ Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, “I Solisti Veneti”; l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; l’ensemble “Algoritmo” con il quale ha eseguito la prima italiana dell opera “luci mie traditrici” di Sciarrino alla sua presenza. Ha collaborato come prima viola con l’Orchestra Opera InCanto, la B.I.M orchestra, l’Orchestra Italiana del Cinema. E’ prima parte nell’Orchestra Roma Sinfonietta con la quale si è esibito ad Atene, Tokio, Osaka, Torino, Roma, Milano, Bologna, Bari, Catanzaro, Brescia, Napoli, Firenze, Auxerre, Santander, New York, Venezia, Seoul, Vienna, Mosca, Città del Messico, Monterrey, Guadalayara, Belfast, Belgrado, Londra, Varsavia sotto la direzione di Ennio Morricone. Collabora come prima viola con l’ Istituzione Sinfonica Abruzzese e con la l’Orchestra Filarmonica Marchigiana (FORM). E’ prima viola solista della Roma Tre Orchestra. Ha collaborato con l’orchestra “Nuova Scarlatti” con il ruolo di prima viola. E’ membro del Palm Court Quartet (quartetto d’archi). Ha collaborato anche come prima viola con il Colibrì Ensemble. E’ membro del quintetto ARTEM con il quale collabora con Alessandro Quarta e Federico Mondelci.
Fabio Maestri, compositore e direttore d’orchestra, ha studiato con Franco Donatoni e Franco Ferrara. Ha diretto in prestigiosi enti e festival: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di S. Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, Ravenna Festival, Teatro dell’Opera di Nizza, Belcanto Festival Dordrecht (Olanda), Atelier Lirique de Tourcoing (Francia) Festival delle Nazioni, Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Sagra Musicale Umbra. E’ stato più volte ospite di importanti orchestre quali: Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Orchestra regionale della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestre Philarmonique de Nice, Orchestra del Teatro Petruzzelli, Orchestra sinfonica di Sanremo, Istituzione sinfonica Abruzzese, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra regionale del Lazio, Orchestra sinfonica “Tito Schipa” di Lecce. Assai apprezzato come esecutore di musica contemporanea, ha più volte diretto alla Biennale di Venezia, a Rai Nuova Musica (Torino), al Festival Play.it! (Firenze, ORT), al Festival “Musica d’oggi”, al Festival Pontino, al Festival di Nuova Consonanza, al Festival di Villa Medici (Roma), all’Accademia Filarmonica Romana (Teatro Olimpico), al Sinopoli Festival (Taormina). Tra gli autori di cui ha diretto prime assolute si ricordano: Panni, Pennisi, Donatoni, Bortolotti, Brouwer, Manzoni, Galante, Ambrosini, Sbordoni, Tutino, Betta, Del Corno, Boccadoro, D’Amico, Dall’Ongaro, Pedini, Vacca, Panfili, Gregoretti, Montalti, Antignani. Sue composizioni sono state premiate e segnalate in diversi concorsi e rassegne tra cui: Venezia Opera Prima (1981), Concorso Achantes di Parigi (1983, presidente Yannis Xenakis). Ha curato numerose revisioni di opere di Pergolesi, Haendel, Padre Martini, Morlacchi, Vaccaj, Haydn. Ha al suo attivo 19 produzioni discografiche, dal ‘600 ai contemporanei.
Marco Simonacci, nato a Roma, ha compiuto gli studi con F. Strano presso il Conservatorio di “Santa Cecilia” e ha conseguito il Diploma di II livello di Violoncello. Si è in seguito perfezionato con E. Dindo, E. Bronzi, R. Filippini, L. Piovano, G. Sollima, F. Ayo e con il Trio di Trieste e il Trio di Parma. Ulteriori diplomi sono stati acquisiti presso l’Accademia Chigiana di Siena, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Accademia internazionale di Duino. È risultato vincitore di diversi concorsi nazionali (1° premio Concorso di musica da camera Premio Citta di Formia, 1° premio Concorso musica da Camera Giulio Rospigliosi) e internazionali (Concorso di Musica Contemporanea F. Mencherini). Ha collaborato con artisti quali M. Rostropovic, E. Morricone, U. Ughi, V Gergiev, A. Pappano, G. Neuhold, D. Harding, L. Bacalov, M. Baglini, D. Marianelli. Ha suonato in sedi quali il Festival della musica contemporanea di Bellinzona, Warsavia Autumn Festival, Summer Festival of Chamber Music Paxton, International Elettroacustic Music Festival, Amici della Musica di Foligno, Accademia dei Cameristi di Bari, Università Cattolica di Roma, I.U.C. Ha collaborato con l’Orchestra Nazionale di “Santa Cecilia” e nel ruolo di 1° violoncello con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Regionale Toscana e Roma Sinfonietta. Per l’etichetta discografica Brilliant ha inciso “Etudes Boreales” e “Sixteen Dances” di John Cage, l’integrale per violoncello di Morton Feldman e I tre stadi dell’uomo per Violoncello solo di G. Scelsi. Per l’etichetta Da Vinci ha inciso le Gnossiens di Satie trascritte da G. Simonacci per quartetto d’archi e il CD “20th century mitteleuropean violino and cello duos”. E’ docente di Violoncello presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria.
Marco Attura consegue i diplomi in Pianoforte, Musica corale e Direzione di Coro, Composizione e Direzione d’Orchestra (cum laude) e si perfeziona successivamente presso la Regia Accademia Filarmonica di Bologna, lo Städtische Bühnen di Münster in Germania, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. E’ inoltre diplomato in Beni culturali e della Conservazione. Giovanissimo inizia la sua attività concertistica come Pianista e Direttore d’Orchestra. Le sue composizioni sono pubblicate dalla Casa Musicale Sonzogno e Universal Edition, eseguite in rassegne musicali e seminari, all’Auditorium Parco della Musica di Roma e trasmesse per RAI Storia. Cura per le Edizioni Musicali Curci la versione italiana della cantafavola “Aucassin et Nicolette” di Mario Castelnuovo-Tedesco rappresentata in prima mondiale a Jesi. Incide per Warner Classics, Brilliant Classics, Tactus e Da Vinci Classics (prima mondiale della “Rapsodia Satanica” di Pietro Mascagni nella versione pianistica dell’autore). Affianca in “Aida” il M° Donato Renzetti nell’allestimento scaligero di Franco Zeffirelli presso il Grand Theatre di Guangzhou. Per una produzione del Teatro Carlo Felice di Genova, concerta la “Turandot” di Puccini interpretata dal soprano Giovanna Casolla in occasione dell’inaugurazione dell’Harbin Opera House (Cina), dove torna a dirigere “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini (regia di Enrico Stinchelli) per una produzione del Teatro Comunale di Modena. A luglio 2017 dirige “West Side Story” di Bernstein con l’ Orchestra Filarmonica di Benevento per l’inaugurazione del I Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. Diverse le collaborazioni con i Solisti Aquilani, l’Orchestra di Padova e del Veneto e la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli con la quale ha recentemente diretto il M° Bruno Canino nel Concerto per Pianoforte e Orchestra K488 di Mozart. E’ stato assistente del M° Muhai Tang per la prima esecuzione dell’Opera “Marco Polo” andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova. Scrive e dirige “Il Lato nascosto”, opera commissionatagli dalla Fondazione Pergolesi – Spontini di Jesi con cui collabora assiduamente da diversi anni. In collaborazione con il Centro Studi per la Musica Fiamminga del Conservatorio Reale di Anversa esegue in prima esecuzione assoluta in epoca moderna alcune pagine inedite tratte dal melodramma buffo “Il quadro parlante” di Gaspare Spontini. È docente di Lettura della Partitura nei Conservatori di Musica italiani. Ha diretto oltre 50 prime esecuzioni prediligendo il repertorio operistico, del ’900 e contemporaneo.