Sacro Incanto

Sacro Incanto 2025

Sacro Incanto 2025

Sacro Incanto – quarta edizone

Terni, Chiesa di San Francesco
sabato 5 aprile, ore 17.30
Bach / Stravinskij

Elisabetta Pallucchi contralto
Marco Scavazza basso
Corale Amerina
Complesso barocco In Canto

Fabio Maestri direttore

Johann Sebastian Bach
Ich habe genug BWV 82
Cantata per basso, oboe, archi e basso continuo
Vergnügte Ruh, beliebte Seelenlust
BWV 170
Cantata per contralto, flauto traversiere, oboe d’amore, organo, archi e basso continuo

Igor Stravinskij
Ave Maria, Credo, Pater noster
per coro a cappella

Terni, Chiesa di San Lorenzo
Sabato 12 aprile, ore 17.30
Pergolesi / Galante

Franco Mazzi voce recitante
Patrizia Polia soprano
Ensemble In Canto

Tonino Battista direttore

Giovanni Battista Pergolesi
Salve Regina in do minore
per soprano e archi

Carlo Galante
INRI – Passione secondo anonimo (2007)
per voce recitante, soprano e quartetto d’archi
su testo di Giuseppe Di Leva e dai Vangeli

San Gemini, abbazia di San Nicolò
Domenica 13 aprile, ore 17.30
I canti della passione

Cantori del Miserere e Cantore dello Stabat Mater di Colfiorito di Foligno
Confraternite del SS. Sacramento, della Madonna e della Misericordia di Latera (Viterbo)

presentazione di Pier Giuseppe Arcangeli etnomusicologo

Informazioni e Prevendite

Terni

Chiesa di San Francesco
Sabato 5 aprile, ore 17.30

Chiesa di San Lorenzo
Sabato 12 aprile, ore 17.30

San Gemini (Tr)

Abbazia di San Nicolò
Domenica 13 aprile, ore 17.30

Info e biglietti:
Ingresso gratuito è consigliabile la prenotazione al numero 347 235 9384 (fino a esaurimento posti)

con il contributo di:  Fondazione Cassa di Risparimio di Terni e Narni, Regione Umbria
con il patrocinio di: Diocesi di Terni-Narni-Amelia, Comune di Terni, Comune di San Gemini
in collaborazione con: 50&Più Terni, Ameria Umbra, Valorizzazione del patrimonio storico di San Gemini

Protagonisti del festival

Sabato 5 aprile 2025

COMPLESSO BAROCCO IN CANTO

Il complesso barocco In Canto è formato da un gruppo di musicisti specializzati nella esecuzione del repertorio barocco e classico secondo una prassi esecutiva storicamente informata e con l’uso di copie di strumenti d’epoca. I suoi componenti figurano in importanti complessi di musica antica anche in ruoli solistici. La sua composizione varia a seconda dei repertori affrontati fino a raggiungere l’organico orchestrale con cui l’ensemble ha affrontato l’esecuzione di importanti composizioni come la Johannes Passion e diverse cantate di Bach, alcune delle grandi Messe di Haydn, i Concerti per organo e orchestra e la Water music di Handel.
Il complesso ha collaborato in diverse occasioni ad allestimenti operistici (Orlando di Haendel, molti intermezzi settecenteschi) e con solisti di chiara fama, esibendosi nei cartelloni dell’Associazione In Canto e altrove (Amici della Musica di Ancona e di Foligno, Stagione del Teatro Cucinelli presso San Pietro a Perugia, Associazione Roma Sinfonietta presso Sant’Agnese in Agone Roma, e recentemente alla Scuola Grande di San Rocco di Venezia per una produzione monteverdiana).

Fabio Maestri, compositore e direttore d’orchestra, ha studiato con Franco Donatoni e Franco Ferrara. Ha diretto in prestigiosi enti e festival: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di S. Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, Ravenna Festival, Teatro dell’Opera di Nizza, Belcanto Festival Dordrecht (Olanda), Atelier Lirique de Tourcoing (Francia) Festival delle Nazioni, Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, Sagra Musicale Umbra. E’ stato più volte ospite di importanti orchestre quali: Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Orchestra regionale della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestre Philarmonique de Nice, Orchestra del Teatro Petruzzelli, Orchestra sinfonica di Sanremo, Istituzione sinfonica Abruzzese, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra regionale del Lazio, Orchestra sinfonica “Tito Schipa” di Lecce. Assai apprezzato come esecutore di musica contemporanea, ha più volte diretto alla Biennale di Venezia, a Rai Nuova Musica (Torino), al Festival Play.it! (Firenze, ORT), al Festival “Musica d’oggi”, al Festival Pontino, al Festival di Nuova Consonanza, al Festival di Villa Medici (Roma), all’Accademia Filarmonica Romana (Teatro Olimpico), al Sinopoli Festival (Taormina). Tra gli autori di cui ha diretto prime assolute si ricordano: Panni, Pennisi, Donatoni, Bortolotti, Brouwer, Manzoni, Galante, Ambrosini, Sbordoni, Tutino, Betta, Del Corno, Boccadoro, D’Amico, Dall’Ongaro, Pedini, Vacca, Panfili, Gregoretti, Montalti, Antignani. Sue composizioni sono state premiate e segnalate in diversi concorsi e rassegne tra cui: Venezia Opera Prima (1981), Concorso Achantes di Parigi (1983, presidente Yannis Xenakis). Ha curato numerose revisioni di opere di Pergolesi, Haendel, Padre Martini, Morlacchi, Vaccaj, Haydn. Ha al suo attivo 19 produzioni discografiche, dal ‘600 ai contemporanei.

Gabriele Catalucci è nato ad Amelia dove ha iniziato lo studio del pianoforte con Pina Ardizzone per diplomarsi in seguito presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia in Organo e Composizione Organistica sotto la guida di Wijnand van de Pol ed in Clavicembalo dopo aver studiato con Annaberta Conti e Maria Teresa Garatti. Ha studiato, inoltre, direzione d’orchestra ed ha partecipato a corsi di perfezionamento per l’organo con Luigi Ferdinando Tagliavini presso l’Accademia di Pistoia e per il clavicembalo con Kenneth Gilbert presso la Fondazione “Cini” di Venezia. Ha frequentato i corsi della Scuola di Paleografia e Filologia Musicale dell’Università di Pavia. Al termine degli studi ha intrapreso la carriera concertistica come solista di organo, clavicembalo e fortepiano e come direttore d’orchestra in Italia e all’estero. Ha effettuato numerose incisioni discografiche (oltre trenta CD per Bongiovanni, Eco, Frequenz, Dynamic) e radiofoniche (per RAI, BBC, Radio Vaticana) come direttore d’orchestra, organista, cembalista e al fortepiano. Ha curato e pubblicato revisioni di melodrammi e di musica sacra e strumentale dei sec.XVII – XIX, ha tenuto seminari presso istituzioni universitarie, è stato invitato come membro di giuria in concorsi corali ed ha curato il restauro filologico di diversi strumenti antichi e la progettazione di nuovi. E’ titolare della cattedra di Teorie e tecniche dell’Armonia e incaricato dell’insegnamento di Tastiere Storiche presso il Conservatorio “G. Briccialdi” di Terni dove ha anche ricoperto l’incarico di Direttore per due mandati. Dirige la Corale Amerina ed è Organista e maestro di cappella presso la Chiesa Anglicana Inglese “All Saints” di Roma e della Cattedrale di Amelia. Suona in duo con Andrea Di Mario (tromba barocca) con cui ha fondato l’Ensemble Girolamo Fantini (3 trombe e timpani barocchi e organo-cembalo).

Marco-Scavazza

Marco Scavazza, baritono. Avvicinatosi giovanissimo allo studio della musica e del pianoforte, ha completato gli studi presso il Conservatorio Statale “Francesco Venezze” di Rovigo, diplomandosi a diciotto anni in Corno francese e a ventuno in Canto lirico; ha proseguito l’approfondimento musicale conseguendo due anni dopo, con il massimo dei voti, il diploma di Musica Vocale da Camera, sotto la guida del M° Erik Battaglia. Già dalle prime esperienze professionali ha indirizzato il suo interesse artistico verso lo studio della vocalità e della prassi esecutiva della Musica Antica e in particolare verso l’esecuzione del repertorio polifonico, in tutte le sue varie accezioni. Oggi collabora, in modo continuativo, con direttori di chiara fama impegnati nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco tra i quali Jordi Savall, Rinaldo Alessandrini, Federico Maria Sardelli, Marco Mencoboni, Diego Fasolis, Andrew Laurence King, Sigiswald Kuijken, Bartold Kuijken, Kees Boeke. Con l’ensemble vocale” Odhecaton” diretto dal M° Paolo Da Col, ha ricevuto (nel 2003) il prestigioso premio Diapason d’or dell’anne, in seguito ad un lavoro discografico su musiche di Josquin Despres (CD De Passione), e nel 2008 il Dyapason D’or di Febbraio, col CD “ O Gente Brunette”. Con lo stesso gruppo ha recentemente pubblicato “Gesualdo da Venosa, Sacrum Cantionum quinque vocibus” Ed Ricercare., (Dyapason D’or di Aprile 2014) Recentissima la pubblicazione del CD “Roland de Lassus, Biographie Musicale” Volume 4. E’ invitato a partecipare in qualità di solista alle produzioni musicali di diversi Enti e Associazioni di valore europeo tra le quali Coro della Radio Svizzera di Lugano, Orchestra Regionale Toscana, Cantar Lontano, ensemble ”De Labyrintho (Premio Amadeus 2008), “Cantica Simphonia”(Diapason D’Or anni 1998 2000 2005 2008 2009) e La Compagnia del Madrigale (Diapason d’Or 2013). Con La Petite Bande diretta dal M° Sigisvald Kuijken nel 2006 ha debuttato nel ruolo di Masetto nel Don Giovanni di Mozart. L’opera è stata rappresentata in Francia (festival di Beaune) e in Belgio ( festival di Brugge). Nel 2008 ha debuttato, diretto dal M° Fabio Biondi, ne “La Virtù dè Strali d’Amore” di Francesco Cavalli, opera inedita rappresentata al Teatro Malibran di Venezia nella stagione lirica della Fenice (Giove, Evagora e Primo Marinaio). Nell’Agosto 2009 ha debuttato al teatro La Scala di Milano, diretto dal M° Rinaldo Alessandrini, nell’Orfeo di Monteverdi (Pastore,Spirito) e nel Settembre 2013, di nuovo con Concerto Italiano ha partecipato alla esecuzione de “l’Euridice” di Giulio Caccini al Festwochen der Alten Musik di Innsbruck (opera incisa per naÏve, 2013). Nel 2013 in collaborazione col M° Cristiano Contadin ha inciso e pubblicato “Cantar Bastardo” (Ed Lucevan le Stelle) CD che raccoglie brani per viola da gamba e voce sola, eseguiti secondo la pratica del “cantar alla bastarda”. Da ormai 25 anni è il maestro vocalista e codirettore del Coro Polifonico Città di Rovigo, di cui è membro attivo dal 1989. Ha preparato e diretto il suddetto coro, nell’esecuzione dei Mottetti di Bach. La “Nuova Accademia degli Addormentati” (nome ripreso da una antica Accademia rodigina), ensemble vocale da camera che raccoglie le voci più giovani del Polifonico Città di Rovigo, alla cui formazione musicale e vocale Marco si dedica con grande energia, è un ulteriore felice impegno che lo vede presente in attività concertistica di livello nazionale ed internazionale. E’ stato Docente di Canto Rinascimentale e Barocco presso il Conservatorio di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo, dal 2011 al 2020 , dal 2020 al 2021 al conservatorio “Bonporti” di Trento, ed attualmente è docente, titolare di cattedra, al conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza. Nel tempo libero si diletta suonando la batteria, coltivando l’orto con metodi biologici, curando gli alberi del parco e cucinando per la famiglia gustosi piatti principalmente vegetariani.

Elisabetta Pallucchi

Elisabetta Pallucchi mezzosoprano, si è diplomata in Canto al conservatorio di Pescara con il massimo dei voti e la lode e in Didattica della Musica presso il Conservatorio di Perugia. Ha conseguito la Laurea di II livello in Canto Barocco sotto la guida di Gloria Banditelli presso il Conservatorio di Terni con il massimo dei voti e la lode. Ha cantato in festival nazionali ed internazionali come il Festival delle Nazioni (Città di Castello), il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, OperaInCanto (Terni), Segni Barocchi (Foligno), Festival Transeuropeen (Rouen), Emilia Romagna Festival, Festival Pianistico di Spoleto, Hoors Sommaopera (Svezia), TLR Classica (Macerata), MusicaSacraFestival, Festival dei Due Mondi (Spoleto), Festival Villa Solomei (Perugia), Stagione concertistica di musica antica Seicentonovecento (Pescara), Festival Concertistico Internazionale (Regione Veneto), Festival Organistico Internazionale  ( Venezia), Festival Federico Cesi (Terni), Menuhin Festival di Gstaad (Svizzera), Festival de Ushuaia (Argentina), Brinkhall Summer Concerts di Turku (Finlandia), Waterloo Festival (Londra), Festival International Orgues Historiques (Francia), Festival Autunno Barocco (Napoli). In occasione della festività del Natale 2007 ha tenuto a Roma un concerto per la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ha debuttato alcuni importanti ruoli operistici fra i quali Cherubino e Dorabella (Le Nozze di Figaro e Così fan tutte di W. A. Mozart), Medoro (Orlando di G. F. Haendel), Dido (Dido and Aeneas di H. Purcell), la Madre (Der Jasager di K. Weill), Ernestina (L’Occasione fa il ladro di G. Rossini), Nerina (Don Chisciotte di Padre Martini). In ambito concertistico ha già cantato come solista: il Teatro Armonico Spirituale di G. F. Anerio (prima riesecuzione moderna ); l’Historia di Ezechia e l’Historia di Jephte di G. Carissimi; lo Stabat Mater e il Salve Regina di Pergolesi; il Magnificat e il Gloria di Vivaldi; Oster-Oratorium , Johannes-Passion, Magnificat e la Cantata BWV 54 di J. S. Bach, Messiah, Dixit Dominus, Nisi Dominus, Dettingen Te Deum di G.F.Haendel; la Missa in Tempore Belli e il Salve Regina di F. J. Haydn; Salmo Vigesimoprimo, Salmo Trigesimosesto tratti dall’Estro Poetico-Armonico di Benedetto Marcello, l’ Oratoire de Nl di C. Saint Saens; il Requiem, i Vesperae Solemnes de Confessore, i Vesperae Solennes de Dominica, la Missa brevis KV 140, la Missa Brevis KV 275, i Notturni e la Krönungsmesse di W. A. Mozart, Te Deum di M.A. Charpentier, Petite Messe Solennelle di G. Rossini, Messa in Do magg. Op.169 di J. G. Rheinberger. Ha collaborato con musicisti quali Jan Joost van Elburg, Brian Schembri, Fabio Maestri, Fabio Ciofini, Luis Bacalov, Jorge Uliarte, Willi Derungs, Antonio Pantaneschi, Ettore Maria del Romano, Simon Over, Ricardo Alejandro Luna, Michele Brescia. Ha registrato per Radio Vaticana, RadioRai Tre, Brillant Classics, Tactus e Bongiovanni.

Elisabetta Pallucchi

La Corale Amerina è nata ad Amelia nel 1974 per iniziativa di alcuni giovani amanti della polifonia, ed è uno dei più longevi complessi vocali non professionistici attivi in Umbria. Nell’arco dei 50 anni di attività il Coro, diretto per lunghi anni dal M° Wijnand van de Pol e Gabriele Catalucci (che lo dirige attualmente), ha acquisito un vasto repertorio che spazia dalla Lauda Umbra del sec. XIII fino ai grandi capolavori della polifonia sacra classica e romantica, specializzandosi e distinguendosi nell’esecuzione di molte tra le più famose composizioni con accompagnamento orchestrale come il Weihnachts Oratorium, la Johannes Passion, il Magnificat e numerose Cantate di Bach. The Messiah e i Coronation Anthems di Haendel, le grandi Messe di Haydn (Nelson Messe, Theresien Messe, Pauken Messe, Grosse Orgelmesse, Mariazeller Messe), le principali composizioni sacre di Vivaldi. Il Requiem e i Vespri oltre a numerosi mottetti di Mozart, varie esecuzioni della Petite Messe Solennelle di Rossini., la Messa in Re magg. di Dvorak , il Te Deum di Charpentier. Il Coro si è esibito in numerosi concerti in varie Città d’Italia per importanti Società concertistiche nell’ambito di manifestazioni di grande rilevanza internazionale (Roma, Firenze, Venezia, Perugia, Terni, Spoleto, San Marino, Foligno, Joigny, Ancona) e ha partecipato alla Rassegna Corale Internazionale di Loreto.Nel 1985 ha inaugurato il Festival Barocco di Viterbo con l’esecuzione dell’Oratorio di Natale di Bach. Ha effettuato alcune incisioni su nastro e compact-disc per la ditta Bongiovanni di Bologna, registrazioni per la RAI ed alcune emittenti locali ed ha inoltre partecipato alla realizzazione di alcune Opere Liriche: Il Pastor Fido di Haendel e Barbiere di Siviglia e Cenerentola di Rossini, L’innocenza Giustificata di Gluck nell’ambito del Festival Operaincanto. Hanno collaborato con il Coro numerosi solisti di canto di chiara fama tra cui: Kathleen Cassello, Marinella Pennicchi, Gloria Banditelli, Paolo Pellegrini, Mario Cecchetti, Renato Girolami, Aurio Tomicich, Giorgio Gatti e direttori d’orchestra come Miles Morgan, Fabio Maestri, Aurelio Jacolenna, Flavio Colusso.

LAURA PONTECORVO

Laura Pontecorvo si esibisce da molti anni nelle più importanti stagioni concertistiche del mondo con varie orchestre e gruppi di musica da camera con i quali ha partecipato a numerosi festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero (Het Concertgebouw a Amsterdam, Gotham Early Music Foundation al Lincoln Center di New York, Kioi Hall a Tokyo, La Folle Journee a Tokyo, Theatre des Champs Elysees a Paris, Accademia Nazionale di S. Cecilia di Rome, Accademia Filarmonica Romana, Colon Theater di Buenos Aires, Teatro Municipal di Santiago del Cile e Rio de Janeiro, Theatre des Bouffes du nord a Paris, Gulbenkian Foundation a Lisbona, Festival Internacional de Musica a Cartagena (Colombia), Opera House di Oslo, Aldeburgh Festival 2022, Jerusalem Baroque Orchestra Season, ORF Radio Season a Vienna, Stagione e Dias de Musica al Belem Cultural Center di Lisbona, Festival Bach de Lausanne, Concertos Portugal Telecom a Lisbon, Festival Noites de Queluz 2016, Lufthansa Festival of Ancient Music a London, Palau de la Musica di Barcellona, Festival di Musica antica di Urbino, Flanders Festival, Festival Reencontres a Sintra 2017, Wigmore hall (Londra), Bath Festival, Festival of Beaune e altri). Si è esibita come solista in Giappone, Stati Uniti, Colombia, Olanda, Francia, Israele, Germania, Italia, Portogallo, Belgio, Austria e Gran Bretagna. Dal 1998 collabora con Concerto Italiano (dir. Rinaldo Alessandrini) partecipando a numerosi progetti concertistici e discografici in qualità di primo flauto, tra i quali la registrazione, nel 2019, dell’Ouverture n.2 di J.S.Bach. Ha registrato per Arcana – Outhere (è del 2018 il CD in duo con Rinaldo Alessandrini dedicato alle sonate di J.S.Bach), Opus 111, Naïve, Stradivarius, Brilliant, Dynamic, Inedita. È docente di Musica da Camera e di Flauto traversiere nei conservatori italiani dal 1999 e dal 2017 insegna presso il Conservatorio di musica di Ferrara.

PAOLO POLLASTRI

Paolo Pollastri, nato a Bologna nel 1960, ha affiancato all’attività di Primo Oboe di prestigiose Orchestre Italiane, lo studio e l’esecuzione con strumenti storici sin dal 1979. L’incontro con A. Bernardini e poi gli studi regolari presso il Conservatorio Reale di Bruxelles, sotto la guida di P. Dombrecht, lo hanno portato ad ottenere il Pemier Prix nel 1982. Subito chiamato dalle più importanti Orchestre Barocche, ha collaborato con il Concerto Italiano e R. Alessandrini, Europa Galante e F. Biondi, i Sonatori della Gioiosa Marca e A. Curtis, l’Arte dell’Arco con G. Leonhardt e Ch. Hogwood, l’Accademia Bizantina e C. Chiarappa, l’Accademia Montis Regalis e A. De Marchi, la Cappella Musicale di S. Petronio e S.Vartolo, gli American Bach Soloists e J. Rifkin, l’Accademia di S. Spirito e N. Rogers, i Virtuosi Italiani con A. Martini e C. Rovaris. L’ORT con S. Preston e R. Norrington, l’ABSC con F. Bruggen e T. Koopman e Modo Antiquo con F.M. Sardelli. Nel 1984 ha fondato l’Ensemble J. M. Anciuti, col quale hanno collaborato K. Gilbert, S. Montanari, A. Bernardini, A. Guerra, F. de Rudder, G. Nasillo, M. Valli, C. Rufa e L. Piovano. Nel 2007 ha creato all’Interno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di cui è stato primo Oboe solista dal 1990 al 2022, l’Accademia Barocca, con la quale ha partecipato a tutte le Stagioni di Musica da Camera dell’Accademia, all’inaugurazione dei Festival Barocchi di Viterbo e Noto, ai Concerti dal Senato e dal Quirinale e ad una tournée in Canada. Ha partecipato a  numerose registrazioni discografiche per Tactus, Emi, Denon, Europa Musica, Arts, Stradivarius, Brilliant, Arcana e Naive. Dal 2017 è Direttore Artistico dell’AMF, Anciuti Music Festival, che si svolge a Forni di Sopra, in Carnia, patria del famoso costruttore di flauti, oboi e fagotti.

Sabato 12 aprile 2025

CARLO GALANTE

Carlo Galante (Trento, 1959) si è diplomato in Composizione sotto la guida di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi, presso il Conservatorio di Milano.

Nel 1993 ha scritto il Dies irae del Requiem per le Vittime della Mafia, realizzato nella Cattedrale di Palermo. Ha scritto per il teatro: le opere Byzanthium (Musica nel Nostro Tempo, 1991); Corradino (Teatro Comunale di Bologna, 1992); Il combattimento con l’angelo (Teatro Massimo di Palermo, 1997); Messer Lievesogno e la porta chiusa (Teatro Comunale di Bologna, 1997; Teatro Palazzina Liberty, Milano, 1998; Teatro Nuovo di Verona e Teatro Sociale di Trento, 2000); Ghost Café (Teatro Donizetti di Bergamo, 2000; Teatro della Tosse di Genova, 2008); Racconto di Natale (Teatro Comunale di Modena, 2002; Fondazione Santa Cecilia, 2016) e i balletti: Fandango (Teatro Filarmonico di Verona, 1992); Il fantasma di Canterville (Teatro Regio di Torino, 1995 e più volte riproposto); Notturno a Milano (Teatro Filarmonico di Verona, 2004); La tempesta (Teatro Carignano di Torino, 2006); Zaide o la chiave dell’illusione (Fossano, Castello d’Acaja, 2007); I promessi sposi (Teatro del fuoco di Foggia e Casa Manzoni, Milano, 2009). Ha pubblicato i CD: Yeliel, concerto per violino; La musica dei tarocchi; I sospiri di Ariel, concerto per flauto; Luna in acquario, concerto per violoncello; La formula del fiore; Essenza carnale; Urban ring (in Zingiber, eseguito da Sentieri selvaggi); Tropici del nord.

Ha scritto molta musica sinfonica e cameristica eseguita in sedi prestigiose come il Teatro alla Scala di Milano, la Fondazione Santa Cecilia di Roma, la Fondazione Teatro san Carlo di Napoli, la Rai di Roma e di Napoli, l’Orchestra dei Pomeriggi musicale di Milano, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, ecc. Nel 2015 l’Orchestra della Filarmonica della Scala gli ha commissionato ed eseguito il brano sinfonico The food of love sotto la direzione di Daniele Rustioni. Nel novembre del 2015 è andata in scena la commedia lirica Il labbro della Lady su libretto di Stefano Valanzuolo, al Teatro Comunale di Modena. Nel 2016 all’Accademia Filarmonica romana in un concerto dedicato a Carlo Galante e Marco Betta (Galante vs Betta), Selene Framarin e Alfonso Alberti eseguono il brano per clarinetto e pianoforte Comtessa, fantasia sopra una melodia di una trobairitz. Nel medesimo anno il soprano Denia Mazzola Gavazzeni gli commissiona la cantata in memoriam del marito Gianandrea Gavazzeni Dolcissimo possente che il soprano eseguirà a Bergamo nella Chiesa S. Maria Immacolata. Nel 2017 è stato commissionato ed eseguito a Milano nella stagione dei Pomeriggi musicali il concerto per due pianoforti e orchestra Racconti di pioggia e luna; l’orchestra sinfonica della città metropolitana di Bari ha eseguito il divertimento per orchestra Lo sguardo estivo di Apollo; l’orchestra del Maggio musicale fiorentino ha eseguito Ghosts in Lammermoor per arpa e orchestra e Trois improvisation sur Don Quichotte, piccolo concerto per due arpe e orchestra. Nel 2018 ha pubblicato con l’etichetta EMA un cd con varie composizioni sinfoniche dal titolo Racconti di pioggia e di luna. A Milano tre importanti prime: Tre gradi dell’invocazione per violino e orchestra d’archi; il concerto per violoncello e orchestra Luna in acquario e Canti dell’estrema primavera per coro femminile e piano a quattro mani; l’opera-melologo Il convitato delle ultime feste su libretto di Stefano Valanzuolo tratto da un racconto di Villers de L’isle-Adam al Teatro San Carlo di Napoli. Nell’ottobre del 2019, per inaugurare la quarantesima edizione del GAMO, ha debuttato a Firenze, nella magnifica cornice della Certosa, il monologo lirico Lacuna su testo di Nicola Gardini per soprano, voce recitante, fisarmonica e pianoforte Con Alda Caiello, Carlo Fava, Francesco Gesualdi e Matteo Fossi. Nel 2020 I Solisti aquilani hanno eseguito il brano Acquetinte per Orchestra d’archi diretti da Pietro Borgonovo. In settembre al Festival “Pordenonelegge” si è avuta la prima di Animali parlanti e altre creature, tre racconti musicali su testi di Saki, per attrice e gruppo strumentale con Martina Tinirello e Altrevoci ensemble diretti da Eddi De Nadai. Nello stesso mese, per le Serate musicali di Milano, il mezzosoprano Kulli Tominingas e il violoncellista Andrea Scacchi hanno eseguito Note di pianto su poesie di Nicola Gardini. In ottobre, nel concerto “Canto della Rinascita”, inaugurazione della stagione della Società del Quartetto di Milano, è stato eseguito Aforismi di guarigione per mezzosoprano e ensemble, da Monica Bacelli e Sentieri Selvaggi diretti da Carlo Boccadoro. Sempre in ottobre Giampiero Sobrino e Sara Airoldi hanno eseguito in prima esecuzione un brano a loro dedicato, Le due lune di Marte, per clarinetto e violoncello al Teatro Carlo Felice di Genova per la stagione della GOG. In streaming, in novembre, ha debuttato Chiari di lupo, melologo per attore e pianoforte su testo di Luca Schieppati, al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, con Sonia Bergamasco ed Emanuele Arciuli. Per il Festival Nuova Consonanza di Roma è stato eseguito a dicembre, sempre in streaming, lo spettacolo Storie di fantasmi per voce recitante, live painting e pianoforte a quattro mani, con Sergio Steffini, Cecilia Viganò, Antonella Moretti e Mauro Ravelli. È docente di Composizione al Conservatorio di Milano.

raffaele-mallozzi

L’attività del soprano Patrizia Polia spazia dai campi dell’opera e del concerto sinfonico con voci soliste a quelli della musica da camera e della produzione contemporanea. Protagonista di prime esecuzioni assolute di musiche composte da alcuni fra i più importanti autori di oggi, si è esibita in festival e presso istituzioni di primo livello come Ravenna Festival, Festival dei Due Mondi, Inventionen a Berlino, Memorie Sonore a Stoccolma, Festival di Avignone, Radio Suisse di Lugano, Festival Barocco di Viterbo, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Istituzione Universitaria dei Concerti, Puccini Festival di Torre del Lago, Nuova Consonanza, con orchestre e ensemble quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Barocca di Santa Cecilia, Concerto Italiano, Filarmonica Marchigiana, Virtuosi Italiani, Roma Sinfonietta, Ensemble InCanto, NoGo ensemble, Freon, Quartetto Michelangelo, I Pomeriggi Musicali, Orchestra Nazionale di Radio Sofia, diretta da personalità diverse come quelle di Rinaldo Alessandrini, Marco Angius, Carlo Boccadoro, Luis Bacalov, Tonino Battista, Fabio Maestri, Ennio Morricone, Marcello Panni, José Miguel Perez-Sierra, Federico Maria Sardelli, Markus Stockhausen e altri. In ambito sacro ha eseguito partiture di J.S. Bach (Magnificat BWV243, Hohe Messe BWV232 in si minore, Johannes-Passion BWV245 e le cantate 51, 61, 82, 140, 191, 202, 209), C.Ph.E. Bach (Magnificat Wq215), Pergolesi (Stabat Mater), Vivaldi (Gloria e Magnificat), Hændel (Saul), Charpentier (Magnificat), Boccherini (Stabat Mater), Mozart (Missa brevis K194, Messa K427 in do minore, Regina coeli KV 108, Krönungs-Messe K317 e Requiem K626), Pärt (Berliner Messe e Stabat Mater), Rossini (Petite Messe Solennelle e Stabat Mater), Fauré (Requiem), Beethoven (Messa in do), Mendelssohn (Elias), Bruckner (Te Deum), Franck (Messa in la), Saint-Saëns (Oratorio de Noël), Respighi (Lauda per la Natività del Signore), Verdi (Requiem).

raffaele-mallozzi
Accademia Hermans orchestra

L’Ensemble In Canto è una presenza regolare nelle più prestigiose stagioni concertistiche e festival in Italia. Ensemble “in residence” al festival OperaInCanto, promosso in Umbria dall’Associazione In Canto dal 1988, l’Ensemble ha eseguito i lavori più significativi del XX° sec. e ha registrato opere e premières dei maggiori compositori italiani, spesso trasmesse da Rai Radio3 (Ambrosini, Antonioni, Betta, Berio, Boccadoro, Bortolotti, Bussotti, Castiglioni, Colasanti, Dallapiccola, D’Amico, Donatoni, Lombardi, Maderna, Panni, Petrassi, Ronchetti, Sinopoli etc.). Negli ultimi anni, l’Ensemble ha intensificato la sua attività nel repertorio “tradizionale” (El retablo de Maese Pedro di De Falla, Pierrot Lunaire e Ode to Napoleon di Schoenberg, Zaubernacht di Weill, Le Marteau sans maître di Boulez, Tierkreis di Stockhausen, Trois poèmes de Mallarmé di Ravel etc.), anche in trascrizione cameristica (Das Lied von der Erde, Kindertotenlieder, Rückert-Lieder, Lieder eines fahrenden Gesellen, Quarta sinfonia di Mahler, Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy etc.). L’Ensemble In Canto ha spesso collaborato con cantanti quali Monica Bacelli, Alda Caiello, Cristina Zavalloni, Lorna Windsor e Roberto Abbondanza e in diversi allestimenti di opera contemporanea e prime assolute (Donatoni: Alfred Alfred; Pennisi: Sylvia simplex; Boccadoro: A qualcuno piace Tango, Boletus and Robinson; D’Amico: Dannata epicurea, Farinelli, Rosalba e il maestro e Sogno (ma forse no); Dall’Ongaro: Bach Haus; Ravera / Sbordoni: Jekyll; De Rossi Re: King Kong etc.). Nel 2017 ha realizzato la prima esecuzione assoluta di Tancredi appresso il combattimento di Claudio Ambrosini, commissionata in occasione del 450° della nascita di Claudio Monteverdi, poi ripreso nel 2024 in occasione dei 400 anni dalla prima del Combattimento di Monteverdi ed eseguito anche a Venezia alla Scuola Grande di San Rocco. Nel 2017 e 2018 ha inaugurato il festival di Nuova Consonanza a Roma, con Combattimenti (Monteverdi/Ambrosini) e Trouble in Tahiti di Bernstein, poi ripresa alla Casa del Jazz di Roma. Nel 2021 ha inaugurato la Stagione della Filarmonica Romana con un concerto al Teatro Argentina di Roma in memoria di Giuseppe Sinopoli. La sua produzione di The man who mistook his wife fot a hat di Michael Nyman, trasmessa in streaming nel 2021, ha raggiunto 10.457 visualizzazioni ottenendo la “piena approvazione” dell’autore. A novembre 2024 è uscito per Brilliant Classics il CD 3×7 con musiche di Stravinskij, Poulenc, Satie. L’Ensemble In Canto è stato più volte ospite di: Sagra Musicale Umbra, Festival di Nuova Consonanza, Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Firenze, Accademia Americana e Rassegna “Colonna Sonora” di Roma, Ravello Festival, Teatro Comunale e Amici della Musica di Modena, Teatro dell’Archivolto di Genova, Bologna Festival, Associazione “Scarlatti” di Napoli, Todi Arte Festival, Festival Villa Solomei, Festival Mozart di Portici, Circuito “Umbria Spettacolo”, Concerti del Quirinale, Società Barattelli de L’Aquila, Amici della Musica di Ancona. [www.operaincanto.com]

FRANCO MAZZI

Franco Mazzi, nato a Modena, ha svolto attività teatrale, radiofonica, concertistica con vari registi e compositori contemporanei. Con Memè Perlini ha partecipato a manifestazioni quali Biennale di Venezia, Maggio Fiorentino, Taormina Teatro, Festival d’Automne di Parigi, Italia on stage di New York. Nel 1992 ha ricevuto il premio Agis-Federfestival per l’interpretazione del Funambolo di Genet, diretto da Alain Timar, presentato ad Avignone e a Palermo. Ha condiviso l’iter artistico di Enrico Frattaroli quale protagonista di molti suoi lavori: tra le opere radiofoniche ha dato voce al Minotauro della Casa di Asterione di Borges e de I re di Cortázar, all’astronomo della Guerra dei mondi di Welles e a Genet in Ragazzi criminali; tra le opere teatrali, è stato Leopold Bloom in tutte le edizioni di fluidofiume, da Ulisse di Joyce; ha interpretato Edipo, in greco antico, in Opera, da Sofocle e il filosofo libertino nel ciclo dedicato a SADE; tra le più recenti, Agamemnon di Ghiannis Ritsos (2019) e Nakba. da Muhammad al Qaysi (2023-25). Nel 2021 ha interpretato il ruolo di Cartesio nell’opera musicale Le ossa di Cartesio, di Mauro Cardi, diretta da Fabio Maestri, ed è stato voce recitante nell’opera visivo-musicale Enigma, di Lucia Romualdi. (www.francomazzi.it)

Giuseppe Di Leva è drammaturgo e scrittore, autore di libretti per musiche di Hans W. Henze, Girolamo Arrigo, Lorenzo Ferrero, Marco Tutino, Carlo Galante, Carlo Boccadoro. Ha realizzato adattamenti di opere di Jiri Benda e di John Gay.Nel 1972 debutta come autore teatrale con Il tumulto dei Ciompi. Nel 1973 scrive Giulio Cesare, messo in scena dal Teatro Uomo di Milano nel 1974. Tra il 1975 e il 1976, al Piccolo Teatro di Milano realizza un collage su Maiakovski portato nelle scuole e nelle fabbriche di Milano, regia di Enrico D’Amato. Per il biennio 1977-78 è consulente artistico per la prosa dell’Estate Fiesolana. Nel 1977 cura con Pasquale Guadagnolo un’antologia di testi di Achille Campanile dal titolo Amleto in trattoria, per l’Estate Fiesolana. Negli anni 1978-79 è direttore di Teatro Uomo a Milano. Dal 1979 al 1985, è segretario artistico di “Milano Aperta”, rassegna di spettacoli del Comune di Milano e fondatore del Laboratorio di Scrittura Drammaturgica della Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, diretta da Roberto Leydi.  Negli anni 1979-80 cura la ripresa di Amleto in trattoria, rimessa in scena per il Teatro Stabile di Genova. Negli anni1981-82 è curatore con Franco Quadri di Controluce, “rotocalco” di Rai Due sullo spettacolo in Italia. Nel 1984-85 è autore per alcune serie di teatro radiofonico per Radio Due (Ribelli, sognatori, utopistiI racconti del mistero) e curatore di un reading dal titolo Carteggio Turati Kuliscioff con Tino Schirinzi e Ottavia Piccolo, per Rai Tre. Nel febbraio 1984 cura l’adattamento dell’Adelchi di Manzoni con Carmelo Bene, in scena al Teatro Lirico di Milano. Sempre nell’1984 scrive con Carmelo Bene un pamphlet dal titolo Adelchi o della volgarità del politico (Longanesi). Dal 1987 al 1993, direttore artistico di Emilia Romagna che produce spettacoli di Luca Ronconi, Massimo Castri, Arturo Brachetti, Angela Finocchiaro, Letizia Quintavalla, Giancarlo Cobelli, Mario Martone. Racconta la fine del rapporto con Emilia Romagna Teatro in un opuscolo, Memoria, ancora reperibile in alcune biblioteche di teatro. Nel 1987 consulente per il teatro di “Firenze capitale della cultura europea”. Propone la messa in scena di Finale di partita di beckett con Walter Chiari e Renato e ne diventa anche il regista. Nel 1992 cura una nuova antologia di testi di Achille Campanile dal titolo L’inventore del cavallo, di cui cura anche la regia. Per due anni (1992-93) è direttore artistico del Premio Riccione. Nel 1995 cura una nuova versione de La favola delle api, un paradosso in versi sul tema dell’onestà scritto da Bernard de Mandeville nel 1706 e lo propone come lettura a Benevento Città spettacolo. Nel 1996, pubblica I giorni del diluvio, un racconto sull’alluvione di Firenze tratto dai giornali dell’epoca. Nel 2003 direttore della mostra su Guglielmo Marconi nel Palazzo di Re Enzo a Bologna. Nel 2000 pubblica il Non porto la pace ma la spada. Racconto dei racconti evangelici. Dal 2000 al 2008, su incarico del sovrintendente Carlo Fontana, tiene conferenze di presentazione delle opere in programma al Teatro alla Scala e realizza serate nel foyer e una giornata su Carmelo Bene ad un anno dalla scomparsa. Negli stessi anni realizza le conferenze per la mostra La Scala e l’Oriente curata da Vittorio Crespi Morbio e le conferenze di accompagnamento alle mostre di Flavio Caroli a Palazzo Reale di Milano.

Tonino Battista La formazione e la pratica contestuale della direzione d’orchestra e della composizione conferiscono a Tonino Battista una particolare profondità di comprensione e interpretazione di partiture di tutte le epoche e la capacità di misurarsi alla pari con i nuovi linguaggi, inclusa l’esperienza elettroacustica e quella dell’improvvisazione. Queste qualità di interprete senza confini lo definiscono tra i più versatili direttori della scena internazionale e gli consentono di dominare un repertorio vastissimo, dal barocco al contemporaneo, passando per il teatro musicale, il musical e la musica applicata. Ha collaborato con i più grandi interpreti e compositori viventi, tenendo a battesimo numerosissimi lavori. Karlheinz Stockhausen lo ha annoverato tra i suoi interpreti preferiti. Dal 1986 al 1996 fonda e dirige LArtisanat Furieux Ensemble di Perugia e negli stessi anni è direttore principale del Logos Ensemble di Latina. Nel 1996, vince il concorso per direzione d’orchestra contemporanea a Darmstadt dove dirige Mixtur di Stockhausen con l’Ensemble Modern di Frankfurt e alla regia del suono il compositore. Nel 1998 gli viene riconosciuto il premio annuale di Composer in Residence presso la Herrenhaus di Edenkoben, in Germania. Nel 2000 è Composer in Residence presso l’Istituto GRAME di Lyon, in Francia. Dal 1998 al 2002 è direttore del VENI Ensemble di Bratislava. Dal 2000 al 2004, in Giappone, è direttore principale della Kyoto Philharmonic Chamber Orchestra. Nel 2016 è nominato direttore residente per la musica contemporanea dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Ospite di prestigiose orchestre italiane e internazionali, dal 2009 è direttore stabile e coordinatore artistico del PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, l’orchestra residente all’Auditorium Parco della Musica di Roma dedicata allo studio ed alla promozione della musica del nostro tempo. Riveste anche il ruolo di consulente musicale per la musica contemporanea della Fondazione Musica per Roma. Dal 2017 ricopre il ruolo di Music Advisor della Accademia Americana di Roma. Da sempre riesce ad integrare la sua attività di interprete con quella di compositore: suoi lavori sono stati eseguiti da interpreti di profilo internazionale e incisi in numerose pubblicazioni discografiche. Ha inciso per la WERGO la prima registrazione integrale del Concerto per contrabbasso e orchestra di Hans Werner Henze, per la ECM un CD con composizioni di Stefano Scodanibbio. Per l’etichetta Parco della Musica Records ha pubblicato vari CD con il PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble. È docente di Elementi di Composizione e Analisi per Didattica presso il Conservatorio di Benevento.

Domenica 13 aprile 2025

Fratelli Mancuso
Fratelli Mancuso
Fratelli Mancuso
Fratelli Mancuso

Negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sia la musicologia storica sia quella che studia le musiche di tradizione orale fecero la scoperta di un repertorio ‘paraliturgico’, quello delle Confraternite, variamente presente in diverse regioni italiane – dalla Liguria e dalla Sardegna fino alla Sicilia, passando per l’Umbria e il Lazio –, cui prima di allora non si era riusciti a dare una collocazione culturale e musicale adeguata.

Le pubblicazioni saggistiche-discografiche e i convegni interdisciplinari che seguirono, fino al grande Convegno internazionale di Venezia per l’Anno Europeo della Musica 1985 ed oltre, riuscirono ad illuminare la realtà di questo patrimonio secolare delle numerose ‘fraternite laiche’ del Paese, costituito da canti ‘polivocali’ (da due a quattro voci) ancora vivo e ‘in funzione’ perlopiù in centri minori e periferici: un repertorio fino ad allora conosciuto solo in ambito folklorico, ma per certo risalente ad un periodo fra gli ultimi decenni XVI e i primi del XVII secolo – in piena età barocca –, sorprendentemente espressivo e tuttavia privo di qualsiasi probabile fonte scritta.

Anche grazie a quella stagione di ricerca, molti gruppi corali, ormai vere e proprie ‘confraternite delle voci’, hanno ‘devotamente’ conservato i loro preziosi e misteriosi canti della Settimana Santa, e fra questi – geograficamente i più vicini – le Confraternite di Latera nella Tuscia viterbese e gli eredi della Confraternita umbro-marchigiana di Colfiorito.

Piero G. Arcangeli (Foligno 1944), etnomusicologo e storico della musica, compositore. Laureato in Lettere nel 1968 con tesi sui Canti popolari di tradizione orale in Umbria; ha studiato al Conservatorio di Perugia con Roman Vlad, diplomandosi nel 1971. Ha condotto ricerche nelle Marche, nel Friuli, nel Lazio etc., in particolare sui canti contadini del lavoro, monodici e polivocali e sulla polifonia paraliturgica confraternale, anche in collaborazione con Diego Carpitella, Pietro Sassu e Roberto Leydi, con pubblicazioni e cura di edizioni discografiche. E’ stato vice-presidente della SIE, la Società Italiana di Etnomusicologia. Docente di Storia ed estetica della musica all’Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Briccialdi’ di Terni (poi Conservatorio di Stato), ne è stato direttore dal 1997 al 2010. Direttore artistico di stagioni concertistiche e festival in Umbria e nel Lazio; è autore di partiture orchestrali, corali e per ensemble.