Vis à Vis
VIS A’ VIS
concerti d’autunno
3 / 10.10.2024
Terni, teatro comunale SERGIO SECCI
\ giovedì 3 ottobre ORE 10.30 (Operascuola)
\ giovedì 3 ottobre ORE 21.00
COMBATTIMENTI
Marco Scavazza Testo
Elisa Cenni Clorinda
Roberto Jachini Virgili Tancredi
Ensemble In Canto
Fabio Maestri direttore
musiche di Monteverdi, Ambrosini
Amelia, PALAZZO PETRIGNANI
\ domenica 6 ottobre ORE 18.00
DUO BRUNO CANINO ANTONIO BALLISTA
pianoforte a quattro mani
musiche di Mahler, Casella, Schönberg
Amelia, PALAZZO PETRIGNANI
\ giovedì 10 ottobre ORE 10.00 (Operascuola)
\ giovedì 10 ottobre ORE 11.30 (Operascuola)
VISI D’ARTE
Tosca pocket-opera raccontata da Michele Suozzo
con
Samantha Sapienza Tosca
Paolo Pellegrini Cavaradossi
Daniele Massimi Scarpia
Maria Teresa Ferrante pianoforte
musiche di Puccini
Programma concerti
AMELIA, CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
lunedì 12 agosto ore 21.00
Solisti dell’Orchestra Vittorio Calamani
Michele Marco Rossi, violoncello
musiche di Puccini, Leo, Fiorenza
TERNI, CENACOLO SAN MARCO MARTEDÌ 20 AGOSTO ORE 21.00
AMELIA, CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO MERCOLEDÌ 21 AGOSTO ORE 21.00
Foglio d’album
La musica di Puccini incontra il jazz
Lucia Filaci, voce
Antonello Maio, pianoforte
Dario Piccioni, contrabbasso
Matteo Bultrini, batteria
TERNI, CENACOLO SAN MARCO GIOVEDÌ 22 AGOSTO ORE 21.00
Rapsodia satanica
film muto del 1917, regia di Nino Oxilia
musiche originali di Pietro Mascagni
Marco Attura, pianoforte
AMELIA, PALAZZO PETRIGNANI VENERDÌ 23 AGOSTO ORE 21.00
Le liriche di Puccini
Mark Milhofer, tenore
Silvia Paparelli, pianoforte
con
Fabio Colajanni, flauto
Roberto Petrocchi, clarinetto
Lorenzo Rundo, viola
musiche di Puccini, Bussotti
TERNI, CENACOLO SAN MARCO, SABATO 24 AGOSTO ORE 21.00
Samuele Telari
fisarmonica
musiche di Mahler, Puccini, Grieg, Schubert, Paganini
TERNI, CENACOLO SAN MARCO MARTEDÌ 27 AGOSTO ORE 21.00
Fernando Caida Greco
violoncello
musiche di Bach, Ambrosini, Quarenghi, Fedele
SAN GEMINI, TEATRO COMUNALE MERCOLEDÌ 28 AGOSTO ORE 21.00
Rapsodia satanica
film muto del 1917, regia di Nino Oxilia
musiche originali di Pietro Mascagni
Marco Attura, pianoforte
presentazione a cura di Maria Rita Fedrizzi, storica del cinema
SAN GEMINI, TEATRO COMUNALE VENERDÌ 30 AGOSTO ORE 21.00
Pop songs
Ensemble Roma Sinfonietta
Marcello Panni, direttore
musiche di Rossini, Verdi, Puccini, Haendel, Massenet e della tradizione popolare trascritte da Marcello Panni
ORVIETO, TEATRO MANCINELLI GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE ORE 21.00
Vis à Vis
Elisa Cenni, soprano
Ensemble In Canto
Fabio Maestri, direttore
musiche di Puccini, Mahler
TERNI, TEATRO COMUNALE SERGIO SECCI GIOVEDÌ 3 OTTOBRE ORE 10.30 (OPERASCUOLA)
TERNI, TEATRO COMUNALE SERGIO SECCI GIOVEDÌ 3 OTTOBRE ORE 21.00
Combattimenti
Marco Scavazza, Testo
Elisa Cenni, Clorinda
Roberto Iachini Virgili, Tancredi
Ensemble In Canto
Fabio Maestri, direttore
musiche di Monteverdi, Ambrosini
AMELIA, PALAZZO PETRIGNANI DOMENICA 6 OTTOBRE ORE 18.00
Duo Bruno Canino Antonio Ballista
pianoforte a quattro mani
musiche di Mahler, Casella
AMELIA, PALAZZO PETRIGNANI GIOVEDÌ 10 OTTOBRE ORE 10.00 (OPERASCUOLA)
AMELIA, PALAZZO PETRIGNANI GIOVEDÌ 10 OTTOBRE ORE 11.30 (OPERASCUOLA)
Vizi d’arte
Tosca Pocket-opera
con
Samantha Sapienza, Tosca
Paolo Pellegrini, Cavaradossi
Daniele Massimi, Scarpia
Maria Teresa Ferrante, pianoforte
musiche di Puccini
Informazioni e Prevendite
Info e biglietti:
UNICO € 5 / Orvieto: intero € 15, ridotto € 10
Prevendita Ticket Italia • 0743 222 889 • www.ticketitalia.com
I biglietti sono acquistabili anche nelle sedi dei concerti a partire da mezz’ora prima dell’inizio
con il contributo di: Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparimio di Terni e Narni, Regione Umbria, Comune di Terni, Comune di San Gemini
con il patrocinio di: Comune di Amelia, RAI Umbria
media partner: RAI Radio 3
in collaborazione con: Ameria Umbra, Sentieri del Cinema – Terni, ISTESS
Protagonisti del festival
Marco Attura consegue i Diplomi in Pianoforte, Musica corale e Direzione di Coro, Composizione e Direzione d’orchestra (cum laude) e si perfeziona successivamente presso la Regia Accademia Filarmonica di Bologna, lo Städtische Bühnen di Münster in Germania, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. E’ inoltre diplomato in Beni culturali e della Conservazione. Segue le masterclass dei Maestri Daniel Oren e Jorma Panula. Giovanissimo inizia la sua attività concertistica come pianista e direttore d’orchestra. Appena ventitreenne debutta sul podio del Teatro degli Industri con l’opera “Gianni Schicchi” di Puccini e successivamente con il “Don Giovanni” di Mozart. In occasione della X edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” per giovani studiosi, gli viene conferito il I° Premio presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. Si afferma al Concorso per giovani Maestri collaboratori sostituti al Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto dove prende parte all’allestimento di numerose prime esecuzioni e dove inoltre ha lavorato in qualità di pianista e direttore, affiancando nelle masterclasses di tecnica vocale, canto lirico e barocco, importanti cantanti, fra i quali Claudio Desderi, Renato Bruson, Marina Comparato, Lella Cuberli e Mario Antonio Diaz Varas, decano dell’Università del Mozarteum di Salisburgo. Cura per le Edizioni Musicali Curci la versione italiana della cantafavola “Aucassin et Nicolette” di Mario Castelnuovo-Tedesco rappresentata in prima mondiale a Jesi. Le sue composizioni sono pubblicate dalla Casa Musicale Sonzogno e dalla Universal Edition, trasmesse per Rai Storia ed eseguite in rassegne e seminari musicali, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma e al World Music Contest di Kerkrade (Olanda).
Incide per Warner Classics, Brilliant Classics, Tactus e Da Vinci Classics (Prima esecuzione mondiale della “Rapsodia satanica” di Pietro Mascagni nella versione pianistica dell’autore).
Gli è affidata la direzione della première italiana dell’opera drammatica in tre atti “The Juniper Passion” del compositore neozelandese Michael F. Williams su libretto di John Davies. Ha diretto l’Ensemble de “I Solisti Aquilani” nella serata di apertura del Festival “L’Aquila contemporanea plurale” all’Auditorium del Parco, formazione con la quale ha inciso inoltre l’album “Faust in the Sky” del compositore Cristian Carrara. Ha affiancato in “Aida” il M° Donato Renzetti nell’allestimento scaligero di Franco Zeffirelli presso il Grand Theatre di Guangzhou ed è stato assistente del M° Muhai Tang per la prima esecuzione dell’Opera “Marco Polo” di Enjott Schneider andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova per l’apertura di stagione 2019. Concerta la “Turandot” di Puccini cantata dal Soprano Giovanna Casolla in occasione dell’inaugurazione dell’Harbin Opera House (Cina), dove torna a dirigere “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini (regia di Enrico Stinchelli) per una produzione del Teatro Comunale di Modena. Fruttuose sono le collaborazioni alla guida della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli dove ha diretto il M° Bruno Canino nel Concerto per Pianoforte e Orchestra K488 di Mozart; con l’Orchestra di Padova e del Veneto dirige il Concerto Finale del “29° Concorso Internazionale Città di Porcia” presso il Teatro Verdi di Pordenone e la Suite “Pulcinella” di Stravinsky per la rassegna Families & Kids, chiudendo il Festival Fattore H. Haydn & Friends presso il Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann.
Con l’Orchestra Filarmonica di Benevento inaugura il I° Festival Nazionale del Cinema e della Televisione dirigendo “West Side Story” di Bernstein presso il teatro romano della città dove torna con Max Gazzè; dirige “Samson et Dalila” di Camille Saint-Saëns al Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana, opera rappresentata per la prima volta in Albania. Scrive e dirige l’opera-circo “Il lato nascosto”, commissione della Fondazione Pergolesi – Spontini di Jesi con cui collabora in modo assiduo e dove ricopre la carica di direttore principale del Time Machine Ensemble, nato dalla volontà della Fondazione assieme a Casa Musicale Sonzogno e Italian Touch, costituito da giovani solisti con l’obiettivo di realizzare progetti di riscoperta di grandi autori del Novecento o nuovi concept originali di spettacolo dedicati alla musica d’oggi. Recentemente è stato selezionato per scrivere un’opera nell’ambito di Europa Creativa per il Progetto Butterfly rappresentando l’Italia. È docente di Lettura della Partitura nei Conservatori di Musica italiani e svolge attività direttoriale con una particolare predilezione per il repertorio operistico, del 900 e contemporaneo dove ha all’attivo oltre cinquanta prime esecuzioni assolute.
Fernando Caida Greco, nato a Buenos Aires, è stato allievo di Jorge Schultis, Rocco Filippini e Ivan Monighetti. Vincitore di prestigiosi premi in concorsi internazionali, nel 2002 ha ottenuto all’unanimità il primo premio assoluto al Concorso “V. Bucchi” di Roma, riconoscimento che lo ha portato ad esibirsi in importanti sale e per le più importanti stagioni concertistiche (Società dei Concerti di Milano -Sala Verdi, Università Cattolica di Roma, Società “B.Barattelli” di L’Aquila, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Dal Verme di Milano, Politeama Greco di Bari, Biennale di Venezia, Teatro Olimpico e Auditorium di Vicenza, Stadt-Casino Basel, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Teatro Coccia di Novara, Teatro “Lauro Rossi” di Macerata, Sala Maffeiana di Verona, Auditorium Parco della Musica di Roma, Salle Cortot di Parigi…), riscuotendo ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica. Il suo interesse per l’interpretazione storicamente informata, in particolare dei periodi romantico e classico, lo ha portato a suonare violoncelli in stato originale, montati rigorosamente in budello nudo e senza puntale, che ha in seguito cominciato a utilizzare anche per la musica d’oggi. Da oltre venticinque anni, studia le fonti didattiche ed estetiche del XVIII e XIX secolo e le registrazioni dell’inizio del 20° secolo, ispirandosi allo stile strumentale della generazione di musicisti formatisi alla fine del 19° secolo, depositaria delle ultime testimonianze dell’autentica prassi esecutiva degli antichi maestri. Su queste basi, interpreta un repertorio che spazia da Bach alle avanguardie. Ha debuttato a sedici anni con il Concerto in re magg. di Haydn e, sempre in qualità di solista, si è esibito con la Sinfonie-Orchestre di Basilea, L’Ensemble “Alla Corda” di Zurigo, L’Orchestra Sinfonica Abruzzese, I Solisti Aquilani, L’Orchestra Sinfonica della Valle D’Aosta, l’Orchestra “Accademia i Filarmonici” di Verona, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra “Gli Archi del Cherubino”, l’Orchestra Filarmonica di Varsavia, l’orchestra “L’arte del Mondo” di Colonia, la Roma Philarmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” di Lecce, l’Orchestra Regionale Toscana, L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano con la quale ha eseguito, presso il Teatro Dal Verme di Milano, il Secondo Concerto di Nino Rota e il Concerto in re magg. di Haydn (entrambi trasmessi poi da Rai Radio Tre e diretti da Andrea Battistoni) e con direttori quali Donato Renzetti, Werner Ehrhardt, Marco Zuccarini, Josè Ramon Encinar, Peter Rundel. È docente di Musica da Camera presso il conservatorio “U. Giordano” di Foggia e violoncellista del Syntax Ensemble. Suona un violoncello C.A. Miremont del 1880, che alterna con un Bruno Montagne del 2017.
Combatimenti
Elisa Cenni soprano lirico di coloratura è definita una delle cantanti più interessanti della sua generazione. Si è esibita nelle grandi scene internazionali quali Opéra National e Opéra comique de Paris, Grand Théatre de Genève, Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Opéra de Toulon, l’Opera di Berna, Festival de Saint Denis, Opéra d’Aix en Provence, Opéra de Nancy, Teatro Comunale di Piacenza, Opéra de Nantes, Opéra Grand d’Avignon, Opéra de Bordeaux, Opera di Roma. Molto apprezzata dalla critica internazionale per la sua duttilità e presenza scenica, spazia dal repertorio barocco a quello contemporaneo; annovera ruoli quali Olympia (Les contes d’Hoffmann), Gilda (Rigoletto), Morgana (Alcina), Adina (L’elisir d’amore), Zerbinetta (Ariadne auf Naxos). Nel corso della stagione 2018/ 2019 ha riscosso un generoso consenso dalla critica interpretando il ruolo di Blonde (Mozart: Die Entführung aus dem Serail) all’Opéra Grand Avignon, al Centre lyrique de Clermont Ferrand, all’Opéra de Massy e all’Opéra di Reims. Nella stagione 2015/2016/2017 riscuotendo un caloroso consenso della critica, ha debuttato nel ruolo di Olympia (Offenbach: Les contes d’Hoffmann) nei teatri di Piacenza, Modena e Reggio Emilia; è stata poi Juliette (Korngold: Die tote Stadt) all’Opéra de Nancy e all’Opéra de Nantes in Francia, Adina (Donizetti: Elisir d’amore) al Festival di Gut Immling in Germania e Gilda (Verdi: Rigoletto) e Musetta (Puccini: La Bohème) in tour in Spagna. In Svizzera ha cantato all’Opera di Berna il ruolo di Ninette (Prokof’ev: L’amour des trois oranges) e all’Opéra di Genève ha interpretato Barbarina (Mozart: Le nozze di Figaro), la Prima Dryade (Dvorak: Rusalka), Anna (Verdi: Nabucco), Thierette (Honegger: Les adventurs du Roi Pausole), Stimme der Waldvogel (Wagner: Siegfried). In Francia debutta una spumeggiante Clorinda (Rossini: La Cenerentola) all’Opéra de Toulon; all’Opéra di Bordeaux è Amour (Gluck: Orphée et Eurydice) e Morgana (Haendel: Alcina) al Grand théatre d’Aix en Provence. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2006 entra a far parte dell’Atelier lyrique dell’Opéra di Parigi debuttando numerosi ruoli: Sophie (Massenet: Werther), Amour (Gluck: Orphée et Eurydice), Morgana (Haendel: Alcina), Tebaldo (Verdi: Don Carlos), Laura (Verdi: Luisa Miller), Carolina (Cimarosa: Il matrimonio segreto), L’enfant (Ravel: L’enfant et les sortilèges), Juliette (Korngold: Die tote Stadt), Lucia (Britten: The rape of Lucretia), Kohout (Janacek: La piccola volpe astuta). Nel corso della sua intensa carriera artistica ha lavorato a fianco d’importanti registi come Robert Carsen, Beppe de Tomasi, Gram Vick, Denis Krief, André Engel, e direttori d’orchestra quali Daniel Oren, Massimo Zanetti, Christopher Franklin, Jean-Christophe Spinosi, Julien Chauvin, Pinchas Steinberg, Carlo Rizzi. La sua discografia include la registrazione della IX Stagione de “La boite a musique” per France2, “La petite renarde rusée” di Janacek per Medici Arts vincitrice come miglior DVD dell’anno 2009 a Les victoires de la musique, con la direzione di Devis Russel e la regia di André Engel all’Opéra national de Paris, “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart per Opus Arte, all’Opéra national de Paris.
Roberto Jachini Virgili, già protagonista del Bastiano e Bastiana mozartiano e di un dittico di Nino Rota (Lo scoiattolo in gamba e La scuola di guida) per OperaInCanto, ha già debuttato in importanti festival e teatri quali il Maggio Musicale Fiorentino, Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival, Petruzzelli di Bari, Pergolesi di Jesi, Opera di Skopje, Opera di Belgrado, Innsbruck Tiroler Festspiele, Massimo di Palermo, Vespasiano di Rieti, Regio di Parma, Festival Verdi, Arcimboldi di Milano. Tra gli impegni più recenti Don Ottavio all’Opera di Varna (Kashaev/Golat), e “Otello” di Rossini al Teatro Manoel di Malta (Mencoboni/Hewitt). Incide per le case discografiche “Bongiovanni”, “Tactus” e “Naxos”. Nato a Fermo, ha compiuto nella sua città gli studi di Viola e Canto, diplomandosi con il massimo dei voti. Attualmente si perfeziona con R. Giménez. Ha partecipato con successo a diversi concorsi internazionali, debuttando nei ruoli di: Ismaele nel “Nabucco” (AsLiCo 2011), Rinuccio nel “Gianni Schicchi” (“Binci” Castelfidardo, 2013), Eclittico nel “Mondo della Luna” di Haydn (”Primo Palcoscenico” Cesena, 2008), Davus nell'”Octavia” di Kaiser (Innsbruck, 2016). Cantante duttile, affronta diversi repertori: da Mozart, Paisiello e Haydn (Sempronio ne “Lo Speziale”), al Belcanto italiano (Edoardo ne “La Cambiale”, Lindoro ne “L’Italiana”, Almaviva nel “Barbiere”, Don Ramiro ne “La Cenerentola”) fino al teatro verdiano (Alfredo ne “La Traviata”, Duca nel “Rigoletto”).
L’Ensemble In Canto è una presenza regolare nelle più prestigiose stagioni concertistiche e festival in Italia. Ensemble “in residence” al festival OperaInCanto, promosso in Umbria dall’Associazione In Canto dal 1988, l’Ensemble ha eseguito i lavori più significativi del XX° sec. e ha registrato opere e premières dei maggiori compositori italiani, spesso trasmesse da Rai Radio3 (Ambrosini, Antonioni, Betta, Berio, Boccadoro, Bortolotti, Bussotti, Castiglioni, Colasanti, Dallapiccola, D’Amico, Donatoni, Lombardi, Maderna, Panni, Petrassi, Ronchetti, Sinopoli etc.). Negli ultimi anni, l’Ensemble ha intensificato la sua attività nel repertorio “tradizionale” (El retablo de Maese Pedro di De Falla, Pierrot Lunaire e Ode to Napoleon di Schoenberg, Zaubernacht di Weill, Le Marteau sans maître di Boulez, Tierkreis di Stockhausen, Trois poèmes de Mallarmé di Ravel etc.), anche in trascrizione cameristica (Das Lied von der Erde, Kindertotenlieder, Rückert-Lieder, Lieder eines fahrenden Gesellen, Quarta sinfonia di Mahler, Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy etc.). L’Ensemble In Canto ha spesso collaborato con cantanti quali Monica Bacelli, Alda Caiello, Cristina Zavalloni, Lorna Windsor e Roberto Abbondanza e in diversi allestimenti di opera contemporanea e prime assolute (Donatoni: Alfred Alfred; Pennisi: Sylvia simplex; Boccadoro: A qualcuno piace Tango, Boletus and Robinson; D’Amico: Dannata epicurea, Farinelli, Rosalba e il maestro e Sogno (ma forse no); Dall’Ongaro: Bach Haus; Ravera / Sbordoni: Jekyll; De Rossi Re: King Kong etc.). La sua produzione di The man who mistook his wife fot a hat di Michael Nyman, trasmessa in streaming nel 2021, ha raggiunto 10.457 visualizzazioni ottenendo la piena approvazione dell’autore. L’Ensemble In Canto si è esibito nelle maggiori sedi concertistiche in Italia, tra le quali I Concerti del Quirinale, Amici della musica di Firenze, Sagra Musicale Umbra, Nuova Consonanza Festival, Accademia Filarmonica Romana, Casa del Jazz Roma, American Academy a Roma, Ravello Festival, Teatro Comunale e Amici della Musica di Modena, Bologna Festival, Associazione “Scarlatti” di Napoli, Società Barattelli a L’Aquila, Amici della Musica di Ancona. [www.operaincanto.com]
Fabio Maestri, compositore e direttore d’orchestra, ha studiato con Franco Donatoni e Franco Ferrara. Ha diretto in prestigiosi enti e festival: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di S. Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Lirico di Cagliari, Ravenna Festival, Teatro dell’Opera di Nizza, Belcanto Festival Dordrecht (Olanda), Atelier Lirique de Tourcoing (Francia) Festival delle Nazioni, Sagra Musicale Umbra. E’ stato più volte ospite di importanti orchestre quali: Orchestra sinfonica nazionale della Rai, Orchestra regionale della Toscana, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestre Philarmonique de Nice, Orchestra del Teatro Petruzzelli, Orchestra sinfonica di Sanremo, Istituzione sinfonica Abruzzese, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra sinfonica “Tito Schipa” di Lecce. Assai apprezzato come esecutore di musica contemporanea, ha più volte diretto alla Biennale di Venezia, a Rai Nuova Musica (Torino), al Festival Play.it! (Firenze, ORT), al Festival “Musica d’oggi”, al Festival Pontino, al Festival di Nuova Consonanza, al Festival di Villa Medici (Roma), all’Accademia Filarmonica Romana, al Sinopoli Festival (Taormina). Tra gli autori di cui ha diretto prime assolute si ricordano: Panni, Pennisi, Donatoni, Bortolotti, Brouwer, Manzoni, Ambrosini, Sbordoni, Tutino, Betta, Boccadoro, D’Amico, Dall’Ongaro, Montalti. Sue composizioni sono state premiate in molti concorsi quali Venezia Opera Prima (1981) e il Concorso Achantes di Paris (1983, presidente di giuria Yannis Xenakis). Ha curato numerose revisioni di opere Pergolesi, Haendel, Martini, Morlacchi, Vaccaj, Haydn. Ha registrato circa 20 CD, dalla musica barocca a quella contemporanea. [www.fabiomaestri.com]
Claudio Ambrosini (Venezia, 1948), compositore e direttore d’orchestra, ha studiato musica elettronica sotto la guida di Alvise Vidolin al conservatorio di Venezia tra il 1972 e il 1975. In questi anni si cimenta come artista audio video con la Galleria del Cavallino, producendo opere video sperimentali di grande interesse. Laureato in Lingue e letterature straniere all’Università di Milano, ha vinto nel 1985 il Prix de Rome e l’anno seguente ha rappresentato l’Italia all’International Rostrum of Composers dell’UNESCO. Ha ricevuto commissioni dalla RAI, dalla WDR, dal Governo francese, dal Teatro La Fenice di Venezia e da altre istituzioni. Nel 2007, in occasione del 51° Festival Internazionale di Musica Contemporanea, ha vinto il Leone d’oro alla musica del presente. Dal 1976 lavora al Centro di Sonologia Computazionale di Padova e nel 1979 ha fondato l’Ex Novo Ensemble di Venezia, che si dedica all’esecuzione di musica contemporanea. Nel 1983 ha fondato il Centro Internazionale per la Ricerca Strumentale, di cui è ancora attualmente direttore. Vincitore nel 2011 del XXX Premio Abbiati, nella sezione Novità Assoluta, con “Il Killer di Parole”, su libretto di Daniel Pennac.
Duo Canino Ballista
Sessant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino si incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, spinti da voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica. Si presentarono prestissimo in pubblico dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. Nel campo della “Neue Musik” le loro esecuzioni ebbero un valore storico: la loro presenza fu fondamentale per la diffusione delle nuove opere e per la funzione catalizzatrice che esercitò sui compositori. Il repertorio contemporaneo infatti si arricchì di molte composizioni dedicate al duo: dal Concerto di Berio eseguito in prima mondiale a New York con la New York Philarmonic diretta da Boulez, la cui incisione discografica con la London Symphony sotto la direzione dell’autore valse al duo un prestigioso Music Critic Award, al più recente, “Cloches II “di Donatoni. Il duo ha suonato sotto la direzione di Abbado, Boulez, Brueggen, Chailly, Maderna, Muti, con orchestre come BBC, Concertgebouw , Israel Philarmonic, Filarmonica della Scala, London Simphony, Orchestre de Paris, Philadelphia Orchestra, New York Philarmonic. Dallapiccola, Boulez, Kagel, Ligeti e Cage effettuarono concerti con il duo e Stockhausen collaborò personalmente in una lunga tournée di “Mantra”. Oltre ad una scelta vastissima di musica contemporanea, nel loro repertorio figura l’opera completa di Brahms, Debussy, Mozart, Rachmaninov, Schubert, Schumann e Strawinski.
Antonello Maio ha compiuto gli studi musicali nel 1993 con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio di Cosenza con Giuseppe Maiorca e si è perfezionato in Italia, Francia, Spagna e Svizzera con Edith Fisher, Edith Murano, Maria Gloria Ferrari e lungamente con Aldo Ciccolini. Dopo aver conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali (da solista e da componente di gruppo da camera) ha intrapreso una variegata attività concertistica nel segno della poliedricità, della curiosità e della ricerca strumentale. Importante nella sua formazione è la collaborazione con il Gruppo Strumentale “Musica d’Oggi” e l’Orchestra Roma Sinfonietta di cui riveste il ruolo di Pianista e Tastiere. Con queste compagini strumentali notevole è stata l’attività divisa tra musica contemporanea (prime esecuzioni di Vacchi, Lombardi, Sinopoli, Panni, D’Amico, Pennisi, Petrassi, Vlad alla presenza degli autori), musica di importante tradizione strumentale (Beethoven, Gershwin, Stravinsky) e musica per il Cinema suonando sotto la direzione di Bacalov, Katzmareck, Piovani, Nyman, Morricone, Maestri, Bonolis, Martin, Delli Ponti, Balderi, Cipriani, Piersanti, Ortolani. La collaborazione nata con Ennio Morricone nel 2002 con concerti nelle sale più prestigiose in Irlanda, Bielorussia, Ucraina, Polonia, Medio Oriente, Giappone (Tokyo e Osaka), Sud America e Federazione Russa continua con gli Official Concert Celebration 2023-2024 (Siviglia, Praga). In qualità di pianista in orchestra ha anche collaborato con importanti istituzioni come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Ades, Pappano), con il Teatro dell’Opera di Roma (Schostakovich con Gennady Rozhdestvensky e Alejo Perez), l’Orchestra di Bolzano (“Ariadne auf naxos” di Richard Strauss con Arthur Fagen a Bolzano e Lucca, “Milva e la Chansonne Francaise” a Vienna e Salisburgo), l’Orchestra Cherubini di Ravenna (Opera da tre soldi di Kurt Weill), Orchestra Nazionale Rai (Ennio Morricone). Nel 2011 è stata fondamentale la collaborazione con la sezione di Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con cui ha maturato e affinato per qualche anno la preziosa pratica di accompagnamento al canto. E’ stato maestro accompagnatore al concorso Internazionale di canto lirico “Renata Tebaldi” di San Marino edizione 2013. Inoltre con Mariella Devia ha registrato una puntata di “Inventare il Tempo” sul Belcanto italiano per Rai 5 con Sandro Cappelletto. Negli anni più recenti si dedica con notevole interesse alla musica vocale da camera e formazioni dal duo al quintetto. Insegna Pratica e Lettura Pianistica presso il Conservatorio di Cosenza.
Matteo Bultrini inizia a studiare batteria all’età di nove anni con Marco Valeri per poi iscriversi al Saint Louis College Of Music dove prosegue gli studi con Claudio Mastracci. Conseguita la maturità accede al corso di diploma del college che concluderà con il massimo dei voti. Frequenta il triennio di Percussioni Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia. Tra il 2014 e il 2016, sotto la guida dei maestri Roberto Gatto ed Ettore Fioravanti, consegue il diploma accademico di primo e secondo livello, entrambi a pieni voti. Completa i suoi studi frequentando per due anni i corsi di Greg Hutchinson presso L’Ottava. Molto attivo nella scena Jazz romana, lavora abitualmente con molti dei nomi più noti. Collabora con il produttore e musicista Luca Sapio in una serie di produzioni tra le quali spiccano la trasmissione radiofonica “Latitude soul” e la registrazione di molti dischi tra cui “Nothing’s going wrong” di Martha High , “Wondrous afternoon” di Pete Molinari e “The world that we live in” di Sugaray Rayford.
Lucia Filaci nasce a Roma nel 1992. Cantante particolarmente poliedrica e raffinata, abile nel destreggiarsi in svariati generi musicali, nonché compositrice, ha iniziato i suoi studi musicali da piccola nel coro di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Si è laureata nel 2018, con il massimo dei voti, al biennio in canto lirico all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giulio Briccialdi” di Terni. Contemporaneamente ha approfondito studio del canto jazz e pop. L’approfondimento di vari repertori vocali e sulla voce sono confluiti, nel 2022, nel suo primo lavoro discografico “A tu per tu” (WowRecords) con al pianoforte Andrea Benventano, al contrabbasso da Dario Rosciglione e alla batteria da Gegè Munari. Hanno partecipato al disco numerosi artisti fra cui Stefano Di Battista, Vittorio Cuculo, Fabrizio Aiello, Emanuele Urso, Juan Carlos Albelo, Monica Tenev, Tommaso Romeo. Le note di copertina sono state scritte da Nicky Nicolai, Joy Garrison e Susanna Stivali. Il disco contiene principalmente brani inediti scritti e composti da Lucia Filaci, arrangiati da Lucia Filaci e il suo quartetto, Fabrizio Aiello e Antonello Paliotti e standard della tradizione jazzistica. Ha vinto i concorsi: Roma Jazz Contest 2023, Premio Internazionale per solisti jazz “Massimo Urbani”, Grand Prize2023 Bucharest International jazz Competition 2023. Le è stato assegnato il premio “Paola Azzolini 2021” al Concorso Internazionale “Elsa Respighi” Liriche da Camera Ottonovecento Italiano, in duo con il pianista Lorenzo Carulli. Iniziati i suoi studi musicali all’età di otto anni nel Coro di Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, intraprende poi lo studio del canto lirico, formandosi presso: Accademia di Santa Cecilia Opera Studio (docenti Anna Vandi, Cesare Scarton, Claudio Desderi), Roma Opera Campus 2017 (Docenti Barbara Frittoli, Roberto De Candia e Bernadette Manca Di Nissa), Corso d’Opera 2018 (Hugo De Ana, Alessandro Corbelli, Leonardo De Lisi). Nel 2019 viene selezionata come allieva effettiva al Master Divertimento Ensemble “La voce nel repertorio da camera del’900 e contemporaneo” con la docente Alda Caiello, a Milano. Attualmente studia canto lirico con la docente e soprano Valentina Varriale. Intraprende la carriera da solista in numerose produzioni operistiche e concerti di musica vocale da camera: Teatro Flavio Vespasiano Rieti “Reate Festival” (Omaggio a Nino Rota- Due Timidi e La notte di un nevrastenico), Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e Luglio Musicale Trapanese Trapani (Medium di Menotti), Teatro Verdi di Firenze (Concerto Capodanno), OperaInCanto (L’Opera delle Filastrocche di Savona/Rodari e Piccolo Spazzacamino di Britten, Omaggio a Kurt Weill), Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano (Dido en Aeneas), Festival Villa Solomei. Alla Casa del jazz di Roma, Teatro Secci di Terni, Teatro comunale di Amelia, ha preso parte alla produzione Trouble in Thaiti di Leonard Bernstein. Nel 2022 è stata selezionata come soprano solista per la prima esecuzione assoluta di A Dante di Denis Cohen al Teatro India di Roma e per Symphonia Requiescat di Haig Vartan. Ha studiato canto jazz con Maria Pia de Vito, Elisabetta Antonini e Susanna Stivali. Da solista, si è esibita alla Casa del Jazz di Roma e nei maggiori jazz club della capitale. È stata voce solista della Briccialdi Big Band diretta da Fabrizio Benevelli, esibendosi in numerosi concerti, fra cui come solista al San Valentino Jazz Festival con Fabrizio Bosso, e altri con Walter Ricci, Marco Ferri e Antonello Salis. ha ricoperto il ruolo di voce solista nei “Sacred Concert” di Duke Ellington diretta da Marco Tiso con l’orchestra Sabina Foronovana e il Coro del Conservatorio di Santa Cecilia, in “Saudades” (Omaggio a Chico Buarque) e Coppola Rossa (cantata per quattro voci e orchestra) di Antonello Paliotti con l’Orchestra da camera Collegium Philharmonicum Dir. G. Cappabianca Napoli. Attualmente condivide il palco insieme a nomi altisonanti dell’ambito jazzistico nazionale e internazionale, fra i quali Stefano Di Battista, Gegè Munari, Dario Rosciglione, Andrea Beneventano, Fabrizio Aiello, Joy Garrison, Susanna Stivali, Maurizio Urbani, Antonello Salis, Walter Ricci, Nicky Nicolai. Figura come ospite nel disco “Ensemble” di Vittorio Cuculo interpretando il brano “Brava” nella celebre versione di Mina. Con Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Gegè Munari e Vittorio Cuculo, e i sax dell’orchestra Foronovana Sabina. È presente nei DVD e CD delle opere La piccola volpe astuta, Così fan tutte, Chi rapì la topina Costanza dell’Accademia di S. Cecilia e in La notte di un nevrastenico e I due timidi di Rota (Dynamic).
Dario Piccioni è un bassista, contrabbassista e compositore jazz romano. È stato premiato miglior bassista al “Be Jazz European Contest” (Leuven, Belgio, 2017); miglior artista al “Conad Jazz Contest, Umbria Jazz” (Perugia, Italia, 2017); migliore performance solista al “Johnny Raducanu International Jazz Competition” (Braila, Romania, 2022); ha vinto il primo premio al “Premio Isio Saba per l’innovazione e la creatività nel jazz” (Cagliari, Italia, 2023). Dopo aver completato gli studi letterari e musicali tra Roma, Valencia e Bruxelles, consegue un diploma di master alla prestigiosa università americana Berklee College of Music. Ha partecipato a progetti discografici e si è esibito dal vivo con artisti jazz di fama internazionale come Ralph Towner, Perico Sambeat, Philip Catherine, Maria Pia De Vito, Rosario Giuliani, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Ettore Fioravanti, Eddy Palermo, Pierluca Buonfrate, Eugenio Colombo, ed ha avuto l’onore di partecipare a prestigiose jam sessions, condividendo il palco con Roy Hargrove, George Garzone, Aaron Parks, Jorge Rossy. Ha collaborato come musicista con personaggi noti del teatro e della televisione italiana come Sergio Rubini, Mariangela D’Abbraccio, Lunetta Savino, Pino Quartullo, Gennaro Cannavacciuolo, Stefano Meloccaro. Forte di un’intensa attività discografica e concertistica alle spalle, come side man e co-autore, si dedica con passione alla composizione pubblicando due album come compositore e band leader: “Limesnauta” (Caligola Music, 2019) e “Carpet Stories” (Auand Records, 2021).
Silvia Paparelli, pianista e musicologa, è docente di Storia della Musica presso il Conservatorio “G. Briccialdi” di Terni. Ha intrapreso ancora giovanissima l’attività concertistica, esibendosi sia come solista che in varie formazioni cameristiche nelle maggiori istituzioni italiane (I Concerti del Quirinale – in diretta radiofonica europea – Accademia Filarmonica Romana, Amici della musica di Firenze, Società Barattelli L’Aquila, Ravello Festival, Bologna Festival, Festival di Nuova Consonanza, Teatro Comunale e Amici della Musica di Modena, Amici della Musica di Ancona, Associazione Scarlatti di Napoli, Festival di Parma, Sagra Musicale Umbra), in Europa (Francia, Germania, Spagna, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Estonia, Lituania, Ucraina, Lettonia, Ungheria, Malta) ed estremo oriente. Ha particolarmente curato il repertorio moderno e contemporaneo, partecipando a numerosissime prime esecuzioni assolute (Boccadoro, Panni, Sbordoni, Dall’Ongaro, D’Amico, Gregoretti, Betta, Bosco, Galante, Vacca, Pennisi, Donatoni, Castiglioni, Del Corno, Ambrosini, Bortolotti, Panfili, Vescovo, Del Monaco, Pedini, Borgioni, Coggiola, De Rossi Re, Ronchetti, Rotili, Martinotti, Manfrin), registrazioni discografiche e RAI, come solista e con l’Ensemble In Canto, di cui è pianista e clavicembalista dalla fondazione. Si è esibita sotto la direzione dei maestri Weiser, Maestri, Bonucci, Boccadoro, Borgonovo, Martinotti, Lucci, in qualità di solista con orchestre italiane ed estere. Ha svolto, inoltre, intensa attività di maestro sostituto, sia nel repertorio lirico di tradizione che nel teatro musicale contemporaneo (Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Salerno, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Teatro Regio di Torino, Pergolesi Festival di Jesi, OperaInCanto Festival). Come musicologa, ha al suo attivo decine di pubblicazioni tra cui una monografia su Stanislao Falchi, edita dalla Lim di Lucca. Ha partecipato a convegni, conferenze, trasmissioni radiofoniche (in Italia e Francia), tenuto e ideato seminari per enti, associazioni, università (Università di Pavia e di Parma, SDA Bocconi di Milano, Michigan State University) e conservatori, in Italia e all’estero. Diplomata in pianoforte con il massimo dei voti e laureata in Storia della musica con il massimo dei voti e la lode, ha seguito corsi di perfezionamento e master-class con maestri quali De Rosa, Canino, Damerini, perfezionandosi poi presso la Hochschule für Musik “Franz Liszt” di Weimar.
Mark Milhofer ha un repertorio molto ampio, dalla musica barocca fino alla musica contemporanea (non dimenticando il “belcanto” nel mezzo), ed è uno dei cantanti più ricercati in Italia e all’estero. Corista al Magdalen College mentre studiava all’Università di Oxford, una volta laureatosi fu ammesso al Corso di Lirica della Guildhall School of Music di Londra. Ha poi partecipato ai corsi di perfezionamento di Renata Scotto e Leyla Gencer organizzati dall’AS.LI.CO., debuttando in Italia scelto da Giorgio Strehler per la sua ultima produzione – Così fan tutte – al Piccolo Teatro di Milano. Ha recentemente cantato a Barcellona (L’incoronazione di Poppea), Zurigo (Eliogabalo di Cavalli e Lessons in Love and Violence di George Benjamin), Monaco (La Calisto di Cavalli) e Ginevra (Il Ritorno d’Ulisse). I progetti futuri includono il ruolo del Governatore (Candide – Theater an der Wien), Acis e Galatea a Ginevra e una versione in scena della Passione di San Giovanni a Digione e Parigi. Tra i momenti salienti della sua carriera: ha lavorato con Franco Zeffirelli in Pagliacci, in un anfiteatro greco all’ombra del Partenone; ha girato per il palcoscenico usando due tavolini come pattini a rotelle ne Il Barbiere di Siviglia; ha cantato nudo per un commovente Billy Budd a Torino; ha imparato trucchi di magia per Il Console di Menotti, è volato via in una carrozza rosa in Cenerentola a Berna, ha cantato bendato per Curlew River di Britten a Perugia e ha cantato in un pagliaio nel King Arthur di Purcell a Berlino e Vienna.
Per quanto riguarda l’Oratorio, il suo repertorio è molto vasto: da Monteverdi a Britten comprende musica di Henry Purcell, eseguita alla Wigmore Hall di Londra col King’s Consort; la Passione di San Giovanni di Bach a Milano con I Pomeriggi Musicali; Serenade for Tenor, Horn and Strings di Britten con Bartoletti a Parma e con l’Orchestra di Santa Cecilia di Roma; il War Requiem di Britten e un recital di tutte le sue cinque Canticles a Perugia nel 2018. Recentemente ha cantato Carmina Burana di Orff a Parma e Petite Messe Solennelle di Rossini per l’Aldeburgh Festival. Insieme al pianista Marco Scolastra ha inciso l’integrale dei 47 Folk Songs per voce e pianoforte di Britten (Brilliant, 2 CD) e un doppio album intitolato Enrico Caruso – His Songs (Urania in occasione del 150° compleanno del grande tenore), registrato nella casa di Caruso, comprendente tutte le sue nove canzoni e 39 delle 90 canzoni che Mark ha scoperto finora, scritte per lui o a lui dedicate. I più recenti impegni operistici comprende Ulisse di Monteverdi a Ginevra ed Aix en Provence, Eliogabalo di Cavalli e Lezioni d’amore e di violenza di George Benjamin a Zurigo, Acis e Galatea di Handel al Concertgebouw di Amsterdam, La Calisto di Cavalli a Monaco e Candide di Bernstein a Vienna. Le prossime registrazioni includono i Sonetti di Michelangelo di Britten con Marco Scolastra (pianoforte) per Brilliant Classics.
Orchestra Calamani
Classe 1989, Michele Marco Rossi si è affermato come uno degli interpreti di riferimento per la musica d’oggi, ampliando significativamente il repertorio del violoncello nel suo lavoro a stretto contatto con i più grandi compositori del nostro tempo. Per lui hanno scritto i loro nuovi pezzi per violoncello solo compositori come G. Aperghis, I. Fedele, B. Gander, F. Vacchi, A. Solbiati, L. Ronchetti, N. Baba, F. Perocco, M. Franceschini, V. Montalti, F. Gardella, Z. Baldi, P. Corrado, F. Cifariello Ciardi, V. Sannicandro. Collabora inoltre con Poppe, Lachenmann, Penderecki, Bauckholt, Chin, Huber, Furrer tra i moltissimi. Salvatore Sciarrino ha composto per lui Linee d’aria per violoncello e orchestra, e Ivan Fedele gli ha dedicato il suo 3° Concerto per Violoncello e Orchestra. Nel 2023 ha debuttato con due recital solistici al Teatro alla Scala di Milano per il Festival Milano Musica e nel 2024 partecipa come violoncello del Trio d’Archi Solisti alla storica ripresa del Prometeo di Luigi Nono per la Biennale di Venezia. Le principali stagioni concertistiche ospitano regolarmente i suoi concerti, che abbracciano un repertorio di oltre 500 anni e si articolano come una continua ricerca e scoperta in diretta condivisione con il pubblico. Insieme a direttori come Kent Nagano, Oksana Lyniv, Enno Poppe, Marco Angius, Tito Ceccherini, Giampaolo Pretto, Michele Marco Rossi esegue Seven Words di Sofja Gubaidulina con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, realizza la prima assoluta di Adagio e Minuetto variato di Goffredo Petrassi e di Passionis Fragmenta di Salvatore Sciarrino con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Debutta con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna per la prima assoluta del 2° Concerto per violoncello e grande Orchestra di Luis de Pablo, con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli in un’unica serata per i Concerti n.1 e n.2 per violoncello e orchestra e con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese per il doppio concerto Dioscuri di Ivan Fedele, con l’Orchestra Sinfonica di Milano per Ouroboros di Thomas Larcher. Nel 2022 l’Associazione Nazionale dei Critici Musicali gli conferisce il Premio Abbiati del Disco per la sua registrazione dell’integrale della musica per violoncello di Ivan Fedele (ed. Kairos). Per Kairos vengono pubblicati anche i dischi monografici di Lucia Ronchetti (Action Music Pieces) e Hannes Kerschbaumer (Schraffur), e per Brilliant Classics l’integrale della musica da camera con pianoforte di Riccardo Malipiero. Nel 2024 debutta come solista con l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini e con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, ed esce per l’etichetta col legno il suo nuovo disco, Canzoniere, con la prefazione di Ivano Fossati. La critica di lui scrive: “interprete di eccellenza, capace anche di appassionare anche un pubblico di non iniziati alla contemporanea” (il Giornale della Musica), “usa e abusa dello strumento come un maestro consolidato e come un genio, canta e recita e impressiona” (Euronews), “solista eccelso per tecnica e passione” (Il Manifesto), “protagonista di una prova maiuscola fatta di arcate decise e capace di rendere con pienezza le angosce ritmiche della partitura” (Le Salon Musical). Rossi dal 2023 scrive per la rivista Archi Magazine curando una nuova rubrica di sue conversazioni con i maggiori compositori del nostro tempo, e ha collaborato in progetti con Nicola Piovani, Andrea Camilleri e Valerio Magrelli, portando avanti un progetto trasversale di approfondimento e diffusione dell’espressione contemporanea.
L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, fondata nel 2019 e residente del Teatro Mancinelli di Orvieto (TR), ha collaborato con numerose stagioni e Festival italiani e stranieri come Ravenna Musica per il Teatro Alighieri di Ravenna, Emilia-Romagna Festival, Accademia Musicale Chigiana, Est Ovest Festival di Torino, Antecedente Stagione concertistica, Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, Teatro Ilija Kolarac di Belgrado. È stata diretta da direttori di fama nazionale e internazionale che l’hanno accompagnata in molteplici repertori, dal barocco al classico, dal moderno al contemporaneo come Tito Ceccherini, Hossein Pishakar, Nicola Valentini, Pasquale Corrado, Diego Ceretta. Ha collaborato con solisti e interpreti come Giuseppe Gibboni, Carolin Widmann, Maurizio Baglini, Anssi Karttunen, Massimo Mercelli, Guido Barbieri, Michele Marco Rossi. Hanno scritto per l’orchestra Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati insieme a giovani e promettenti compositori e compositrici come Daria Scia, Michele Sarti, Beste Özçelebi, Livia Malossi Bottignole. Ad aprile 2024 l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato all’Orchestra Calamani, per la sezione Novità per l’Italia, il Premio Abbiati per l’esecuzione di Neroli, concerto per violino e orchestra di Lisa Streich, giovane e talentuosa compositrice svedese. L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani ha eseguito Neroli, in prima esecuzione in Italia, il 14 aprile 2023 al Teatro Mancinelli di Orvieto, diretta da Tito Ceccherini, con Carolin Widmann violino solista. L’Orchestra nasce con la volontà di riunire i migliori talenti italiani in una compagine che pone come base fondante delle sue attività la qualità artistica. L’attività dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, sebbene sia formata da giovani talenti, non si classifica tra le orchestre giovanili ma come un’orchestra professionale. Vuole qualificarsi come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano e farsi promotrice di una crescita sociale e culturale di cui il paese necessita. Il progetto vuole incoraggiare una fruizione del patrimonio culturale e musicale più accessibile, creando innumerevoli opportunità e produzioni. Grande attenzione è rivolta ai compositori d’oggi, strumento di confronto con la modernità e con il passato. La residenza al Mancinelli è importante non solo per la città umbra ma anche per l’intera regione, tuttora sprovvista di un’orchestra sinfonica stabile.
Marcello Panni, compositore, direttore d’orchestra e organizzatore romano, dalla fine degli anni ’70 è ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoi di Mosca, la Staatsoper di Vienna, la Deutsche Oper, il Covent Garden, il Liceu di Barcelona. Oltre alle più note opere di repertorio, ha diretto la prima esecuzione assoluta di Neither di Morton Feldman all’Opera di Roma (1976), di Cristallo di Rocca di Silvano Bussotti alla Scala di Milano (1983), di Civil Wars di Philip Glass all’Opera di Roma (1984) e di Patto di Sangue di Matteo d’Amico al Maggio Musicale Fiorentino (2009). Oltre a molta musica da camera e sinfonica, Panni ha composto diverse opere liriche: Hanjo per il Maggio Musicale Fiorentino (1994); Il Giudizio di Paride, per l’Opera di Bonn (1996), The Banquet (Talking about Love), libretto di Kenneth Koch, per l’Opera di Brema (1998), ripresa più volte in Italia. Nell’aprile 2005 ha presentato al Teatro San Carlo di Napoli l’opera in due atti Garibaldi en Sicile. Per la cattedrale di Nizza ha scritto nel 2000 una Missa brevis, per il Duomo di Milano nel 2004 il mottetto Laudate Dominum, e per il Festival di Spoleto 2009 l’oratorio in due parti Apokàlypsis su testo tratto da San Giovanni, in collaborazione con il cardinal Ravasi. Recentemente sono andati in scena due suoi melologhi: L’asino magico di Tessaglia (Berlino 2019) e La bicicletta di Bartali (Torre del Lago, 2020).
Allievo di Fedele d’Amico, Michele Suozzo si è laureato, con il massimo dei voti e la lode, all’università “La Sapienza” di Roma con una tesi in Storia della Musica.
Dal 1980 collabora regolarmente con la Rai per la progettazione e conduzione di programmi radiofonici e televisivi.
Ha collaborato con la Società italiana di Musicologia, l’Università di Roma 3, l’Università di Palermo, vari enti musicali, tre cui l’opera di Roma, il Carlo Felice di Genova, la Fenice di Venezia, il Massimo di Palermo per varie pubblicazioni, articoli, conferenze e programmi di sala.
Dal 2005 si dedica abbastanza regolarmente al teatro, come regista, produttore ed, eccezionalmente, anche come attore. Ha prodotto per alcuni anni spettacoli in lingua francese presso il Centro San Luigi d Francia,
In seguito al Teatro dei Conciatori in Roma, al Teatro Out Off di Milano, al Teatro di villa Torlonia, al Teatoi di Documenti e al Teatro Palladium in Roma. Nei suoi spettacoli si è quasi sempre servito di musica eseguita dal vivo e, spesso, appositamente composta.
Samuele Telari, solista, strumentista da camera e insegnante, he tenuto recentemente recitals presso la Wigmore Hall di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam e la Berlin Konzerthaus. Ha preso parte a diversi festival internazionali come Mecklenburg-Vorpommern, Verbier, Cheltenham e Schlern Music Festivals collaborando con Pablo Barragan, Leonkoro, Esmé e Simply Quartets. Nel 2022 ha debuttato con l’Orchestra Haydn sotto la direzione di Kent Nagano. Nel 2023 ha partecipato al Trasimeno Festival con Angela Hewitt, è tornato al MITO Festival con in programma i Quadri da un’esposizione di Mussorgskij e una nuova trascrizione dello Schiaccianoci di Tchaikovskij, ed è stato artista in residence al Machynlleth Festival in Galles. Nella stagione 2024 l’attività cameristica e solistica lo porterà ad esibirsi alla Tauberphilarmonie, Lacmus festival, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Festival Orizzonti, Portsmouth Guildhall tra gli altri. Vincitore delle audizioni della Young Classical Artists Trust (YCAT) nel 2019, nel 2021 ha registrato per Delphian le Variazioni Goldberg di Bach ricevendo il plauso della critica. Le sue esecuzioni sono trasmesse con regolarità da BBC Radio 3, Rai Radio 3, Radio France. Dedito anche al repertorio contemporaneo, è membro di Opificio Sonoro, ensemble italiano con il quale ha collaborato con i compositori Salvatore Sciarrino e Frank Bedrossian, tra gli altri. Ha commissionato brani a Simone Cardini, Vittorio Montalti, Fabrizio De Rossi Re, Domenico Turi. Nel 2022, insieme a Tabea Debus, ha creato l performance musicale “Rotations” per Music in the Round in Sheffield. Ha tenuto concerti in tutta Europa, presso Snape Maltings Concert Hall in Aldeburgh, gli Amici della Musica di Firenze, Cité de la Danse et la Musique (Strasbourg), Festival Nuova Consonanza, Amici della Musica di Padova, tra gli altri. Come solista ha suonato con la State Hermitage Orchestra a San Pietroburgo, I Virtuosi Italiani e il Quartetto Fonè. Nel 2022 ha effettuato un tour in Colombia su invito del Banco de La Republica. I suoi premi includono il primo posto al Concorso Arrasate-Hiria 2018 e al Premio Città di Castelfidardo nel 2013. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo CD LIMES e nel 2021 BROKEN SHAKE, in duo con Alice Cortegiani – Duo Essentia. Nato a Spoleto, è attualmente docente di Fisarmonica presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia – sede di Darfo Boario Terme.
Daniele Massimi, baritono, ha conseguito il diploma di canto presso il conservatorio di Santa Cecilia in Roma, attualmente studia con il maestro Vittorio Rosetta. È stato finalista idoneo ai concorsi per giovani cantanti lirici del Teatro lirico sperimentale “A. Belli” di Spoleto e Aslico di Milano. Ha partecipato tra le altre alle seguenti manifestazioni: Sagra musicale umbra, Festival Roma Europa 1992, Festival Cusiano, Festival Spazio Musica di Cagliari. Ha interpretato “Il segreto di Susanna” di Wolf-Ferrari presso il Teatro Coccia di Novara. Nel 1999 ha frequentato i corsi di avviamento al debutto del Teatro lirico sperimentale di Spoleto perfezionandosi con Renato Brusson ed Enza Ferrari debuttando il ruolo di Scarpia dalla Tosca di Puccini sotto la regia di Henning Brokhaus e la direzione di Massimo de Bernart. Con gli stessi è stato di nuovo Scarpia presso il teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, dove ha anche interpretato il ruolo di Macbeth di Giuseppe Verdi. Sempre con il Teatro lirico sperimentale di Spoleto ha debuttato il ruolo di Alfio dalla Cavalleria rusticana di Mascagni sotto la regia di Giorgio Pressburger e la direzione di Ivo Lipanovic e il ruolo di Germont nella Traviata di Verdi. In seguito ha interpretato di nuovo il ruolo di Scarpia presso il teatro Nazionale di Spalato (Croazia) e presso il Teatro dell’Opera dell’Havana (Cuba) nell’ambito della “Settimana della Cultura Italiana”.
Marco Scavazza, baritono. Avvicinatosi giovanissimo allo studio della musica e del pianoforte, ha completato gli studi presso il Conservatorio Statale “Francesco Venezze” di Rovigo, diplomandosi a diciotto anni in Corno francese e a ventuno in Canto lirico; ha proseguito l’approfondimento musicale conseguendo due anni dopo, con il massimo dei voti, il diploma di Musica Vocale da Camera, sotto la guida del M° Erik Battaglia. Già dalle prime esperienze professionali ha indirizzato il suo interesse artistico verso lo studio della vocalità e della prassi esecutiva della Musica Antica e in particolare verso l’esecuzione del repertorio polifonico, in tutte le sue varie accezioni. Oggi collabora, in modo continuativo, con direttori di chiara fama impegnati nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco tra i quali Jordi Savall, Rinaldo Alessandrini, Federico Maria Sardelli, Marco Mencoboni, Diego Fasolis, Andrew Laurence King, Sigiswald Kuijken, Bartold Kuijken, Kees Boeke. Con l’ensemble vocale” Odhecaton” diretto dal M° Paolo Da Col, ha ricevuto (nel 2003) il prestigioso premio Diapason d’or dell’anne, in seguito ad un lavoro discografico su musiche di Josquin Despres (CD De Passione), e nel 2008 il Dyapason D’or di Febbraio, col CD “ O Gente Brunette”. Con lo stesso gruppo ha recentemente pubblicato “Gesualdo da Venosa, Sacrum Cantionum quinque vocibus” Ed Ricercare., (Dyapason D’or di Aprile 2014) Recentissima la pubblicazione del CD “Roland de Lassus, Biographie Musicale” Volume 4. E’ invitato a partecipare in qualità di solista alle produzioni musicali di diversi Enti e Associazioni di valore europeo tra le quali Coro della Radio Svizzera di Lugano, Orchestra Regionale Toscana, Cantar Lontano, ensemble ”De Labyrintho (Premio Amadeus 2008), “Cantica Simphonia”(Diapason D’Or anni 1998 2000 2005 2008 2009) e La Compagnia del Madrigale (Diapason d’Or 2013). Con La Petite Bande diretta dal M° Sigisvald Kuijken nel 2006 ha debuttato nel ruolo di Masetto nel Don Giovanni di Mozart. L’opera è stata rappresentata in Francia (festival di Beaune) e in Belgio ( festival di Brugge). Nel 2008 ha debuttato, diretto dal M° Fabio Biondi, ne “La Virtù dè Strali d’Amore” di Francesco Cavalli, opera inedita rappresentata al Teatro Malibran di Venezia nella stagione lirica della Fenice (Giove, Evagora e Primo Marinaio). Nell’Agosto 2009 ha debuttato al teatro La Scala di Milano, diretto dal M° Rinaldo Alessandrini, nell’Orfeo di Monteverdi (Pastore,Spirito) e nel Settembre 2013, di nuovo con Concerto Italiano ha partecipato alla esecuzione de “l’Euridice” di Giulio Caccini al Festwochen der Alten Musik di Innsbruck (opera incisa per naÏve, 2013). Nel 2013 in collaborazione col M° Cristiano Contadin ha inciso e pubblicato “Cantar Bastardo” (Ed Lucevan le Stelle) CD che raccoglie brani per viola da gamba e voce sola, eseguiti secondo la pratica del “cantar alla bastarda”. Da ormai 25 anni è il maestro vocalista e codirettore del Coro Polifonico Città di Rovigo, di cui è membro attivo dal 1989. Ha preparato e diretto il suddetto coro, nell’esecuzione dei Mottetti di Bach. La “Nuova Accademia degli Addormentati” (nome ripreso da una antica Accademia rodigina), ensemble vocale da camera che raccoglie le voci più giovani del Polifonico Città di Rovigo, alla cui formazione musicale e vocale Marco si dedica con grande energia, è un ulteriore felice impegno che lo vede presente in attività concertistica di livello nazionale ed internazionale. E’ stato Docente di Canto Rinascimentale e Barocco presso il Conservatorio di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo, dal 2011 al 2020 , dal 2020 al 2021 al conservatorio “Bonporti” di Trento, ed attualmente è docente, titolare di cattedra, al conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza. Nel tempo libero si diletta suonando la batteria, coltivando l’orto con metodi biologici, curando gli alberi del parco e cucinando per la famiglia gustosi piatti principalmente vegetariani.
L’Ensemble Roma Sinfonietta è costituito da prime parti dell’ Orchestra Roma Sinfonietta. Nata nel 1993, svolge fin dalla costituzione la sua attività concertistica all’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha collaborato con artisti quali Nicola Piovani, Luis Bacalov, Quincy Jones, Roger Waters, Dulce Pontes, Mariella Devia, Claudio Baglioni, Michael Bolton, Michael Nyman, Gianni Ferrio. Per venti anni ha collaborato con Ennio Morricone, con il quale ha tenuto concerti nei più grandi e prestigiosi teatri e siti del mondo (Auditorium Lingotto di Torino, Teatro Greco di Taormina, Teatro Massimo di Palermo, Nuovo Piccolo Teatro e Mazda Palace di Milano, Arena di Verona, Piazza del Quirinale, Piazza del Campidoglio, Basilica Ara Coeli, Auditorium Parco della Musica, Auditorium Conciliazione a Roma, Barbican Centre e Royal Albert Hall di Londra, Palazzo dei Congressi di Parigi, International Forum di Tokyo, Festival Hall di Osaka, Anfiteatro Herodes Atticus di Atene, Palazzo dell’ONU e Radio City Hall di New York, Olympic Gymnasium a Seoul, Cremlino a Mosca). Di Ennio Morricone l’Orchestra ha inciso anche la musica assoluta, le colonne sonore per il cinema e la televisione. Vanta una ricca discografia per la EMI, SONY e Universal.
Maria Teresa Ferrante, nata a Terni, si è diplomata in pianoforte presso l’Istituto Musicale “G. Briccialdi” di Terni studiando con Elio Maestosi e Angelo Pepicelli. Ha frequentato, nello stesso istituto, la classe di composizione fino all’VIII anno studiando con Franco Trinca e Marco Gatti. Nel 1997 intraprende gli studi in Musica Antica specializzandosi in “Tastiere storiche”: organo, clavicembalo e fortepiano, studiando con Gabriele Catalucci. Ha conseguito, inoltre il Diploma di specializzazione frequentando il Corso triennale post-diploma in Musica antica e il Diploma accademico di II livello frequentando il Biennio Sperimentale in Discipline Musicali – Indirizzo interpretativo. Ha svolto attività didattiche con incarichi annuali presso il Conservatorio “G. Briccialdi” come accompagnatore al pianoforte nella classe di Tecnica vocale e come accompagnatore al clavicembalo nella classe di Canto barocco, con le insegnanti Marinella Pennicchi e Gloria Banditelli; di Flauto barocco con gli insegnanti Marcello Gatti e Laura Pontecorvo e di Musica d’insieme barocca. Insegna Pianoforte presso la scuola di musica dell’Associazione “Ameria Umbra” di Amelia, di cui è responsabile. Svolge intensa attività concertistica come solista, in formazione cameristica e come maestro collaboratore per allestimenti di opere. Ha partecipato a vari corsi di didattica tenuti da molti docenti tra cui G. Piazza, C. Paduano, M. Sanna.
Paolo Pellegrini è nato a Terni, dove si è diplomato, con il massimo dei voti, presso l’Istituto Musicale “G. Briccialdi” in canto con il registro di tenore. Ha studiato con Lydia Marimpietri, Renzo Scorsoni e William Matteuzzi. Il suo repertorio spazia attraverso il classico, il bel canto, il romantico fino a Strauss e Nino Rota. Ha debuttato nel 1990 con il “Pigmalione” di Donizetti, proseguendo con Salieri (Arlecchinata, Secchia rapita), Rossini (Otello, Il barbiere di Siviglia, La scala di seta, La cambiale di matrimonio, L’inganno felice, Il viaggio a Reims), Verdi (Falstaff), ma anche Cimarosa (Il matrimonio segreto), Mozart (L’impresario teatrale, Don Giovanni), Paisiello e Morlacchi (Il barbiere di Siviglia, La Molinara, Il poeta disperato) e ancora Donizetti (La Rita), Di Capua (La zingara), Haydn (Lo Speziale, Il mondo della luna), Rota (Il nevrastenico), Dall’Ongaro (Il filo, Bach Haus). Ha cantato in molti Teatri italiani come quello di Bergamo, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Pesaro, Firenze, Cosenza, Lecce, Milano, Parma, Genova, Spoleto e all’estero.
Vincitore di concorsi tra cui quello di Pistoia “Voci donizettiane e rossiniane” e del Teatro Lirico Sperimentale “Adriano Belli” di Spoleto.
Ha collaborato con molti direttori, tra i quali Claudio Abbado, Maurizio Benini, Frans Brüggen, Gabriele Catalucci, Massimo De Bernard, Denise Fedeli, Gianluigi Gelmetti, Herberth Handt, Lu Jia, Fabio Maestri, Enrique Mazzola, Vincenzo Piva, Claudio Rescigno, e con molti registi tra i quali: Daniele Abbado, Leo De Berardinis, Vera Bertinetti, Gianfranco De Bosio, Piera Degli Esposti, Gian Luigi Pizzi, Giogio Pressburger, Luca Ronconi, Maurizio Scaparro.
Intensa è l’attività concertistica ed ha al suo attivo numerose incisioni discografiche.
Samantha Sapienza si è laureata con il massimo dei voti e la lode in canto lirico presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, sotto la guida di Francesca Gavarini, ha ampliato la propria formazione partecipando a svariati corsi di eccellenza, tra cui un Laboratorio dedicato all’allestimento dell’opera “Suor Angelica”, ricoprendo il ruolo principale; il “Corso di alto Perfezionamento del repertorio verdiano” a Busseto; “La Bottega Peter Maag”, incentrata sulla messa in scena de “Le nozze di Figaro” nel ruolo della Contessa; un laboratorio sull’opera “La Bohème” condotto dal M° Donato Renzetti; “Mascagni Academy” presso il Teatro Goldoni di Livorno. Il percorso di perfezionamento è arricchito da rinomati maestri, tra cui Filippo Morace, Ines Salazar, Donato Renzetti, Leo Nucci, Richard Barker, Mariella Devia, Alfonso Antoniozzi, Bruna Baglioni, Federico Longhi, Aprile Millo, Frank Fetta, Fabrizio Cassi, Barbara Frittoli, Fabio Armiliato, Anna Pirozzi ed Alberto Gazale. Attualmente, continua a perfezionarsi con Ambra Vespasiani ed Ettore Nova. Negli anni, ha ottenuto riconoscimenti di prestigio, quali il terzo posto al Concorso Campi Flegrei nel 2007 e il secondo al Concorso “Federico II” nel dicembre 2012, con conseguente premio del pubblico. Nello stesso anno, ha conquistato il secondo posto al Concorso “Cerquetti” e successivamente il primo premio al Concorso “Rinaldo Pelizzoni”. La vittoria ad unanimità della giuria alla VII edizione di Canto Festival, Rassegna dei Vincitori di Concorsi Lirici Internazionali, è stata seguita dal Premio Speciale per la New Generation agli “Oscar della Lirica 2014”. Nel 2017, si è classificata al Concorso Andrea Chénier e nel novembre 2021 è seconda al Concorso “Luciano Neroni”. Nel 2010 debutta nello “Stabat Mater” di G. B. Pergolesi con “I solisti di Perugia”. Il repertorio è arricchito di numerose interpretazioni, debuttando in ruoli significativi come Luisa Miller presso il Teatro Municipale di Piacenza nell’opera omonima di G. Verdi nel 2013, sotto la direzione del M° Donato Renzetti e la regia di Leo Nucci con repliche presso il Teatro Comunale di Ferrara. Debutta nell’opera “Il barbiere di Siviglia” con il ruolo di Berta. Nel 2016 è nel cast di “Madama Butterfly” al Teatro Municipale di Piacenza ed al Teatro Municipale di Modena, diretta dal M° Valerio Galli. Nel 2016, è nel cast di “Nabucco” di G. Verdi e Violetta Valéry in “La Traviata” di G. Verdi. Nel 2017 al Teatro Sperimentale di Spoleto, veste i panni di Amelia nell’opera verdiana “Un ballo in maschera”, con repliche presso il Teatro Lyrick di Assisi e il Teatro Mancinelli di Orvieto. L’anno successivo è cover dei ruoli di Aida nell’opera “Aida” di G. Verdi, diretta dal M° Riccardo Frizza e di Cio-Cio-San ed interprete del ruolo di Kate Pinkerton nell’opera “Madama Butterfly” di G. Puccini presso l’Arena Sferisterio di Macerata diretta dal M° Massimo Zanetti. Nel 2018, ha indossato i panni di Cio-Cio-San in “Madama Butterfly” di Puccini presso il Teatro G. Piermarini di Matelica. Nel 2020 e nel 2021 si esibisce in concerto all’interno del festival Mascagni, diretta dal M° Mario Menicagli. Nell’agosto 2021 debutta il ruolo di Nedda nell’opera “Pagliacci” di Leoncavallo. È ancora Cio- Cio-San nella “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, nel 2022 diretta dal M° Massimo Testa e nel 2023 diretta dal M° Gatti presso il Teatro Alaleona di Montegiorgio. Debutta in “Tosca” di G. Puccini con riprese in Germania, Italia ed Austria, diretta dal M° Alvaro Lozano. Nel 2024, torna a interpretare il ruolo di Violetta ne “La Traviata” di G. Verdi presso il Teatro Alaleona di Montegiorgio ed è nel cast de “Il Trovatore”, nei panni di Ines, presso il teatro Goldoni di Livorno ed il Teatro del Giglio Di Lucca. Prossimi impegni: “La Bohème” di G. Puccini.